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Laura Boldrini, l'inquietante sospetto su Putin: "È stato imperscrutabile. Dire se..."

Claudio Brigliadori
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La malattia segreta di Vladimir Putin è un grande classico di questi due mesi abbondanti di guerra in Ucraina. Sul web e nei talk italiani hanno fatto capolino le più fantasiose teorie, a cavallo tra analisi medica e complottismo spinto. Morbo di Parkinson, disturbo cerebrale causato da demenza, "rabbia di Roid". O più banalmente, un qualche tipo particolarmente aggressivo di tumore, che lo avrebbe obbligato a un trattamento pesante di steroidi in grado di aumentare l'aggressività. Un quadro clinico in grado di scatenare la fantasia di divulgatori scientifici e psicanalisti.

 

 


Ovviamente, lo Zar avrebbe lanciato al mondo diversi segnali relativi alla sua condizione critica: dalla "camminata da pistolero" (la cosiddetta Gunslinger gait) alla mano che afferra la scrivania per non rivelare il suo tremore, fino alla "copertina di lana" sulle gambe sfoderata in mondovisione durante la parata del 9 maggio. Per non parlare dei tavoli da Guinness lunghi svariati metri per tenere a distanza di sicurezza il presidente e i suoi interlocutori internazionali. Nessuno però era mai arrivato a chiedere conto di gonfiori, pallori, incertezze fisiche e sguardi vitrei di Putin direttamente a chi il tumore l'ha combattuto, non più di qualche mese fa. Non senza una punta di auto-imbarazzo lo ha fatto la pur brava Flavia Fratello, conduttrice di Omnibus su La7.

 

 


Ospite in studio lunedì mattina era Laura Boldrini, che in un libro ha raccontato la propria battaglia contro una rara forma di cancro al femore. Presi dalla cronaca della parata sulla Piazza Rossa di Mosca, la padrona di casa ha dovuto saltare a pie' pari il capitolo sul libro della deputata del Pd, provando a rimediare in extremis. Facendo riferimento alla vicenda personale della Boldrini, ha chiesto: «Secondo lei Putin è malato?». Alla "presidenta" non è rimasto che sgranare gli occhi: «È stato imperscrutabile. Dire se sia malato o no risulterebbe azzardato». Tutto sommato, bastava un minimo di buonsenso.

 

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