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Otto e mezzo, Braidotti attacca la Meloni: "Guerra civile permanente". Sallusti la zittisce

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La discussione su Giorgia Meloni si accende in studio da Lilli Gruber a Otto e mezzo, nella puntata del 30 settembre, tra Alessandro Sallusti e la professoressa Rosi Braidotti. Secondo la docente di filosofia, il fatto che la leader di Fratelli d'Italia "si sia allineata con la linea economica dell'Europa e di Mario Draghi", vuol dire che "deve concedere al suo elettorato di estrema destra qualcosa, quindi i diritti civili". "È la formula di Steve Bannon e di Donald Trump, già sperimentata negli Stati Uniti", attacca la Braidotti. "È una formula di guerra civile permanente, è una formula divisiva".

Qui lo scontro tra Alessandro Sallusti e Rosi Braidotti a Otto e mezzo

 

 

Ma il direttore di Libero, riporta le cose su un terreno di realtà: "Qualcuno legge Giorgia Meloni con gli occhi del pregiudizio. Chi ha detto che abolirà i diritti civili? A me non risulta che voglia abolire i diritti civili. E il giorno che dovesse abolirne uno sarò anch'io in piazza a protestare". Peccato che Giorgia Meloni, sottolinea Sallusti, "ha detto che la legge 194 non si tocca ed è sacra. Vuole solo aiutare le donne che decidono di abortire perché sono in difficoltà e non perché vogliono davvero abortire. Lei sta raccontando una Meloni che non è la realtà". 

 


 

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