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Il Duce in sala: Mussolini spunta ovunque sullo schermo

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Francesca D'Angelo
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 Il riscatto della sinistra passa per il cinema. Il mondo dello spettacolo si sta praticamente mobilitando per sfornare film su (e contro) Benito Mussolini. Ormai ogni mese qualcuno annuncia una nuova produzione ambientata nel periodo fascista, tanto che di questo passo il Duce diventerà una super star. Le ragioni sono presto dette. Da un lato c'è il centenario della Marcia su Roma: una ricorrenza che, giustamente, non si può ignorare. Dall'altro pesa lo spauracchio di Giorgia Meloni che, secondo l'opposizione, riporterà la destra estrema al potere. Ergo, meglio rinfrescare agli italiani la memoria su Guerra Mondiale e nazismo. Non ultimo, diciamocelo, oggi Duce, fascismo e compagni indignati sono una terzina che tira molto: rappresenta un perfetto richiamo alla visione, utile tanto alle sale deserte quanto alle piattaforme streaming, che si contendono gli abbonati a colpi di lanci sensazionalistici. Morale: nei prossimi mesi sarà un'infornata di titoli che, direttamente o indirettamente, tirano in ballo Mussolini e seguaci.
 

 

 

«LINGUAGGIO PERICOLOSO»
Partiamo da Marcia su Roma: presentato in anteprima alla Mostra del cinema di Venezia, il documentario di Mark Cousinss esce in sala il 20 ottobre. Già in laguna il titolo aveva fatto molto discutere e non solo perché il regista aveva duramente criticato la Meloni: «Il linguaggio che usa è molto pericoloso per i cittadini. Non voglio dire che lei personalmente sia pericolosa, sono le sue idee a esserlo», disse in occasione della conferenza stampa. A sollevare polemiche è però anche la ricostruzione storica proposta da Marcia di Roma che, giusto per dare l'idea, si apre con le immagini di Donald Trump e si chiude con il volto di alcuni politici populisti di oggi. La stessa Meloni appare a fianco di Putin.
Alla Festa del cinema di Roma è stato invece presentato Rapiniamo il Duce: interpretato da Pietro Castellitto e Matilda De Angelis, uscirà su Netflix il 26 ottobre. La storia è quello che gli addetti ai lavori chiamano heist movie: ruota attorno a un colpo impossibile, ossia rubare al Duce il suo tesoro. Lo spunto, peraltro, è realistico: esisteva davvero un tesoro di Mussolini, mai rinvenuto. Ebbene, giocando tra fantasia e realtà, il regista Renato De Maria non manca di sottolineare quanto siano brutti, violenti e tossici gli uomini di destra. I super cattivi sono infatti il gerarca fascista Achille Borsalino, interpretato da Filippo Timi, e la moglie Nora Cavalieri (un'azzeccata Isabella Ferrari).





INDIETRO NEL TEMPO
Sempre a Roma è in cartellone il film Sky Original I viaggiatori: sulla carta sembra un teen movie, con dei ragazzini che vengono catapultati indietro nel tempo, se non fosse che finiscono in pieno periodo mussoliniano. E dire che la Storia è fatta di tantissime epoche... Sempre Sky ha poi annunciato l'adattamento seriale M. Il figlio del secolo: ispirato all'omonimo libro di Antonio Scurati (vincitore del Premio Strega), racconta l'ascesa al potere del Duce, ma anche la sua vita privata e amorosa. Si parlerà per esempio di sua moglie Rachele e della passione che lo legò all'amante Margherita Sarfatti. «Portare sullo schermo un romanzo come M - Il figlio del secolo è una sfida incredibile che non vedo l'ora di affrontare», ha commentato il regista Joe Wright, «Spero di riuscire a restituire le luci e le ombre di un periodo storico e di un personaggio che, nel bene e nel male, hanno definito un'intera era». Le riprese inizieranno nelle prossime settimane. Come se non bastasse, i fasci spuntano persino nelle favole Disney. Accadrà a dicembre, quando Netflix rilascerà il film Pinocchio di Guillermo Del Toro: «La storia è ambientata nell'Italia degli anni '30, dove il dittatore fascista Benito Mussolini governa con pugno di ferro», conferma il regista. Che fantasia... 

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