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DiMartedì, "rissa" Caprarica-Dragoni: "Volete la guerra civile?"

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Scontro acceso tra i giornalisti Fabio Dragoni e Antonio Caprarica a DiMartedì, nella puntata andata in onda nella serata del 1° novembre. Il motivo? Il reintegro dei medici no vax negli ospedali e negli ambulatori deciso dal governo Meloni. Dragoni difende il provvedimento: "Questi medici hanno pagato sulla loro pelle la loro scelta perché sono stati sospesi e non hanno preso lo stipendio, non so se ci rendiamo conto dell’enormità della cosa. E il tutto sulla base di un presupposto illogico e falso. Perché si è detto che quando non ci si vaccina contagia gli altri. Ma se vi vaccinate, che problema avete se un altro non si vaccina?". Caprarica, invece, è di tutt'altro parere: "Il vaccino ha notoriamente effetto se copre una parte larga della popolazione, non è un fattore individuale, non è che se io mi vaccino allora sono salvo".

 

Allora Dragoni replica adducendo come prova le parole (recenti) della responsabile commerciale di Pfizer: "Caprarica, io so che lei non è d'accordo con Pzifer, ma lo ha detto proprio Pzifer che il vaccino non è stato testato contro la trasmissione del virus". E Caprarica, di getto, risponde che non è vero, e insiste su questo punto. "Come non è vero?" Ribatte sconcertato Dragoni. "Lo ha detto e lo ha visto il mondo intero. Ma detto ciò la domanda che io vi faccio è: quanto la vogliamo portare avanti questa storia? Vogliamo la lettera scarlatta sui medici?". E aggiunge: "Vi do una notizia. Ho letto che nel 2018 l'Ars (Agenzia Regionale di Sanità ndr) Toscana ha condotto uno studio su 28 Rsa toscane: l'80% dei medici non era vaccinato, questo vuol dire che erano tutti medici no vax? No. Semplicemente, la vaccinazione è analisi costi-benefici". 

 

"Le regole valgono per tutti, non si può accettare che qualcuno le rispetti e qualcuno no" sbotta Caprarica. Ed è qui che Dragoni va su tutte le furie. "Ma se un medico è stato a casa e non ha preso lo stipendio, ha subito la regola, cos’altro deve fare? Allora cosa volete ancora? Volete la guerra civile?". Ma è solo grazie a Floris, che prende a questo punto la parola, che il dibattito si interrompe. 

 

 

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