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Antonio Caprarica e l'euro scandalo: "Davanti ai sacchi di denaro..."

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Anche Antonio Caprarica, storico inviato Rai da Londra, assiste con sconcerto all'inchiesta belga su alcuni europarlamentari, tra cui la vicepresidente greca dell'Europarlamento Eva Kaili e l'ex parlamentare italiano del Pd Antonio Panzeri, accusati di aver ricevuto soldi da Marocco e Qatar per fare "buona pubblicità" ai due Paesi. 

 

 

 

"Starei fuori dal contesto giudiziario perché è giusto aspettare l'esito delle indagini - premette Caprarica, in collegamento con Myrta Merlino a L'aria che tira su La7 -. Ma come spiegava oggi il ministro della Giustizia Carlo Nordio, la presunzione d'innocenza è fortemente limitata dai sacchi di denaro", è l'ironico riferimento al ritrovamento di ingenti somme di denaro in contanti ritrovate a casa della Kaili. "E' difficile spiegare 600mila euro in contanti. Per fortuna esistono gli anticorpi nelle società democratiche, la corruzione è diffusa ovunque nel mondo ma dove esiste la separazione dei poteri l'ordine giudiziario funziona. Purtroppo la corruzione non è un'esclusiva italiana".



"Davanti ai sacchi di denaro...": guarda il video integrale di L'aria che tira

 

 

 

E nemmeno del centrodestra, come fatto credere dalla sinistra italiana fin dai tempi di Mani pulite (il nome, guarda caso, anche dell'inchiesta belga). Ma di fronte a un'indagine che mette in grave imbarazzo i partiti progressisti italiani e i sostenitori delle Ong, David Parenzo prova a ribaltare la frittata: "Non è questione di destra o sinistra. Ci sono gli onesti e i disonesti, quando le leggi sono fatte male l'animo umano lì s'inserisce e arriva la corruzione. Ad esempio, l'Italia non ha una legge che regolamenti in modo corretto il rapporto tra i gruppi d'interesse e la politica".

 

 

 

 

 

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