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Bruno Vespa, un messaggio per Conte: "Questo mi fa impazzire"

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La legge di bilancio e le misure economiche del governo di Giorgia Meloni vengono passate al setaccio a Cartabianca, su Rai3. Sotto esame l'impostazione "filosofica" del centrodestra su reddito di cittadinanza, bonus e uso del contante. Un rovesciamento filosofico, quello della maggioranza di centrodestra, rispetto alle linee-guida di Pd e Movimento 5 Stelle che, in attesa del "verdetto" dell'Unione europea atteso tra poche ore divide i commentatori.

 

 



Tra gli ospiti di Bianca Berlinguer c'è Bruno Vespa, conduttore di Porta a porta, che ribadisce il suo giudizio negativo sul reddito di cittadinanza: "Perché tanti ragazzi non vanno a offrirsi, a formarsi e a imparare? Questo mi fa impazzire… Così l’Italia diventa la patria del lavoro nero. Il lavoro deve tornare a valere come dignità". Detto questo, secondo Vespa "il governo Meloni ha l’obbligo morale e politico di formare e mettere in condizione di lavorare ogni persona che perderà il reddito di cittadinanza", perché al di là di chi come Giuseppe Conte soffia strumentalmente sul fuoco delle proteste (che spesso sfociano nel vero e proprio odio personale, come dimostrano le minacce di morte ricevute dalla premier) lo smantellamento dell'assegno trillino comporta un grosso problema sociale. 

 

 

 

 

Sul contante, invece, molto duri Andrea Scanzi e la 5 Stelle Chiara Appendino. "La Meloni voleva mettere delle bandierine identitarie, ma ha scelto battaglie fantozziane - accusa l'editorialista del Fatto quotidiano -. Ora hanno dovuto rivedere la soglia del Pos. Sono andati alla guerra e non si sono resi conto che non se la potevano permettere". Secondo l'ex sindaca di Torino, siamo di fronte a una "discussione disarmante. Il governo non sta negoziando con l’Europa non per lo scostamento di bilancio ma per fare un intervento sul Pos che, letto insieme all’innalzamento del tetto ai contanti, strizza l’occhio agli evasori".

 

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