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La Russa, Lilli Gruber si infuria: "Non sono ossessionata"

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Non si fa che parlare delle dichiarazioni di Ignazio La Russa su via Rasella e Lilli Gruber a Otto e mezzo, nella puntata del 31 marzo, perde le staffe con Francesco Specchia. "Era un battaglione di polizia ausiliaria che si dedicava alla banda musicale, lo scrisse Feltri nel '94...", chiarisce il giornalista di Libero. Ma la conduttrice si infuria: "Scusami, io sono sudtirolese, non è questa la verità storica che poi alcuni suonassero è un dato di fatto". E ancora: "Non siamo ossessionati noi o la stampa critica ma questo governo di destra insiste sulla normalizzazione del fascismo". 

Qui il botta e risposta tra Specchia e Lilli Gruber

 

 

A scatenare le polemiche del fronte antifascista sono state le parole del presidente del Senato a Terraverso, il podcast di Liberoquotidiano condotto da Emanuele Ranucci e dal condirettore di Libero Pietro Senaldi: "Via Rasella è stata una pagina tutt'altro che nobile della resistenza, quelli uccisi furono una banda musicale di semi pensionati e non nazisti delle SS". E ancora: "Quando Meloni dice 'uccisi perché italiani' sa benissimo che quelli italiani furono uccisi per rappresaglia a quello che i partigiani hanno fatto in via Rasella sapendo che ne sarebbe derivata una rappresaglia". Il fondatore di Fratelli d'Italia ha accusato la sinistra italiana di "confondere l'ideologia con il diritto".

 

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