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Piantedosi spegne Formigli in tv: "Sedazione di massa? Lo escludo"

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"Non c’è nessuna criminalizzazione del fenomeno migrazione. C’è la consapevolezza che per un paese come l’Italia che è primo ingresso di un flusso migratorio imponente, non avere una politica di gestione di una presenza cosi importante di persone che poi sono in condizione di irregolarità, e non avere una politica efficace di rimpatri, sarebbe omissivo per ogni governo". A dirlo è il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi intervistato a Piazza Pulita su La7, commentando le immagini di un’inchiesta condotta dalla trasmissione nei Cpr dove vengono mostrate le condizioni in cui si trovano i migranti in attesa di essere rimpatriati e che denuncia violenze e somministrazioni di psicofarmaci. Commentando le scene, Piantedosi ha detto che "sono immagini non belle ma vanno contestualizzate. C’era stato un intervento necessario per comportamenti assunti dagli ospiti". Il ministro ha sottolineato che "nei centri, tutte le prestazioni sanitarie sono garantite e monitorate".

Qualche controllo in più? "Probabile, possibile. Ci stiamo attrezzando. Abbiamo voluto prevedere - ha spiegato - che laddove la gestione di un centro da parte di un privato non sia soddisfacente, ci sia la possibilità di assumere una gestione diretta da parte dello Stato, con una gestione commissariale". Nel servizio mostrato durante la trasmissione si fa riferimento a "sedazioni di massa": "Lo escludo nella maniera più categorica - ha detto Piantedosi - Nessuna sedazione di massa, ci può essere la richiesta da parte degli ospiti. Fare il parallelo tra le prescrizioni di sedativi in strutture come quelle rispetto ad altre in generale, non ha senso. Perchè sono luoghi dove si concentrano persone per cui quel tipo di prescrizione si rivela purtroppo normale.

 

I Cpr sono strutture che vanno gestite con attenzione dove ci sono persone certamente disperate, ma la legge limita il trattenimento presso i Centri a chi è condannato per reati e per le quali ci sia un giudizio di pericolosità. I Cpr - ha ricordato Piantedosi - sono fortemente voluti dalle direttive europee e raccomandati dall’Ue. Lo Stato farà il possibile perchè tutto questo non avvenga più. Ma confidiamo anche nella partecipazione degli ospiti". 

 

 

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