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Reazione a catena, censura in studio e sconcerto: "Bip", la parola vietata

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Un altro caso di "censura" a Reazione a catena, il seguitissimo quiz di Rai 1 condotto da Marco Liorni dominatore degli ascolti nella fascia preserale. Questa volta la parola "bippata" dalla regia è "nana", che il signor Maurizio, concorrente ha pronunciato a seguito degli indizi snocciolati dagli altri due compagni di squadra, Marco e Ornella: "E'", "Donna", "Piccolina". Risposta sbagliata, quella corretta infatti era "Bambina". E  a Liorni è sfuggito un sorriso.

Sui social, invece, molti telespettatori condividendo il brevissimo video hanno contestato la scelta degli autori, parlando di eccesso di politicamente corretto. "Ma non è mica una parolaccia", protesta una telespettatrice su X. E ancora. "Io sono rimasta a bocca aperta per diversi minuti. Non volevo crederci che l'avessero fatto davvero", "Stanno esagerando", "Nana è colei che è affetta da nanismo, così come, ad esempio, diabetica è colei che è affetta da diabete. Cosa c'è da bippare??? Non si sta esagerando?".

 

 

 

Non è comunque il primo episodio di questo tipo avvenuto nelle ultime settimane. Il più famoso precedente ha riguardato i supercampioni Dai e dai, incappati loro sì in una mezza figuraccia. Per far indovinare al collega la parola "borsetta", gli altri due membri del trio si sono inventati la formula "Cosa prendi alla vecchietta", scatenando la reazione piuttosto gelida di Liorni: "Ma che cosa state dicendo? Avete usato parole che non si possono usare, quindi purtroppo perdete un punto". 

 

 

 

Qualche giorno prima, altro momento di gelo, pur senza "bip". I tre suggerimenti degli autori alle campionesse in carica Le tre e lode e agli sfidanti i Girasoli erano i seguenti: "Può essere semplice, c’è chi l’infila e c’è chi l’appoggia e si piega ma non si spezza". La risposta era "carta", ma nessuno in studio e a casa ha pensato a quello.

 

 


 

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