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Magdi Cristiano Allam: "Immigrazione? Chi c'è dietro", scoppia la bufera

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A Quarta Repubblica torna a far sentire la sua voce Magdi Cristiano Allam. Nel talk show di Rete 4 condotto da Nicola Porro, il tema centrale della puntata è la lotta del governo all'immigrazione illegale. Una lotta che l'esecutivo sta conducendo con decreti che poi vengono smontati dalle toghe con sentenze piuttosto discutibili che rimettono in libertà i migranti in attesa di espulsione.

E nel suo intervento a Quarta Repubblica, Magdi Cristiano Allam dice la sua: "Questa è una strategia deliberata dalla finanza internazionale che porta a una islamizzazione e l'obiettivo è quello di creare un meticciato senza identità". Parole pesanti che creano scompiglio in studio. Ma Magdi Cristiano Allam prosegue: "Dopo la sentenza di Catania agli immigrati conviene arrivare senza documenti in Italia. Questo è l'unico Paese al mondo dove si può entrare senza documenti". E a rispondere a Magdi Cristiano Allam è stato il prfesso Angelo d'Orsi, storico della filosofia: "Lei sta farneticando, non ci sono complotti. Sono parole gravi che non mi va di commentare".

 

 

Insomma in pochi minuti si è scatenata una grande tensione in studio e Porro, a fatica, è riuscito a spegnere il fuoco sul nascere. Il tema della crisi migratoria dunque continua a far discutere. E di certo alcune decisioni delle toghe, come nel caso del verdetto di Catania non sono utili a riportare la calma. Intanto il governo provav a riprire i canali diplomatici con la Germania per cercare di dare una sterzata sul meccanismo di redistribuzione dei migranti che assediano Lampedusa, sarà decisivo il prossimo vertice di Granada. Lì potrebbe esserci un chiarimento tra Berlino e Roma per cercare di ricucire lo strappo dopo la decisione della Cancelleria tedesca di chiudere le frontiere con controlli serrati e di finanziare le Ong teutoniche che con sette navi nel Mediterraneo fanno sbarcare i migranti solo nei porti italiani. 

 

 

 

 

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