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Rosi Braidotti, "Perfino i giovani": lo sfregio alla Meloni

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"Ne sanno più i giovani di come funziona una democrazia che Giorgia Meloni". La professoressa Rosi Braidotti, filosofa italiana in forza all'Università di Utrecht, è presenza ricorrente a Otto e mezzo, su La7. In collegamento dall'Olanda, non manca mai di picchiare assai duro sul governo di centrodestra e sulla premier, esprimendo quel senso di "disgusto" per le vicende italiane che tanto sembra piacere alla padrona di casa Lilli Gruber

Il caso in discussione è quello della giudice di Catania Iolanda Apostolico, attaccata dalla Meloni e da Matteo Salvini per la sentenza con cui qualche giorno fa ha di fatto "smontato" il decreto del governo liberando dei migranti sbarcati illegalmente a Lampedusa e destinati al centro di Pozzallo. Una sentenza che ha "lasciato basita" la presidente del Consiglio e che, spiega un retroscena del Corriere della Sera, fa temere a Palazzo Chigi addirittura "il rischio emulazione" da parte di altre toghe. 

 

 

 

"Ogni volta che Meloni si concede questi sfoghi rabbiosi - suggerisce la Braidotti dal suo studio - dà l'impressione di essere una premier sull'orlo della crisi di nervi. Qui abbiamo vittimismo e aggressività come strumenti di governo e incapacità di gestire la situazione immigrazione. Ne sanno più i giovani di come funziona una democrazia di Meloni".

 

"Meloni? Crisi di nervi": guarda il video di Rosi Braidotti a Otto e mezzo


La tesi, di Braidotti e della Gruber, è quello del "nemico" su cui scaricare le difficoltà dell'esecutivo. "I nemici funzionano, c'è un uso demagogico del nemico, esterno come i migranti e interno come le donne, le femministe, la comunità LGBTQ. E' quello che il generale Vannacci con candida onestà ha definito diritto all'odio. Meloni invece di gestire con intelligenza e con cura, evita e si fa dei nemici esterni: non fa nulla di buono per il Paese".

 

 

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