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Claudia Fusani, "Ti do tempo qualche giorno": Israele, l'accusa al governo che indigna

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Quanto possono essere divisivi guerra tra Israele e Hamas e politica estera per la politica italiana? I drammatici sviluppi dalla striscia di Gaza, con il Medio Oriente mai così vicino a una guerra che rischia di diventare sovra-nazionale dopo la carneficina dei terroristi islamici tra inermi civili israeliani nei territori del Sud sono al centro della puntata del lunedì mattina di Omnibus, su La7. 

In studio, tra gli ospiti, c'è Pietro De Leo, giornalista di Tempo e Libero, che fa notare come "c'è chi fa fatica a condannare circostanze di male assoluto come l'invasione in Ucraina o quanto successo in Israele o a fare i conti con il proprio passato, ci sono forze politiche che negli anni e per più volte hanno flirtato con le iniziative di boicottaggio contro Israele. Chi ha flirtato con Putin, per esempio, è stato riportato dalla invasione a una prassi di condanna assoluta. Operazione che ha fatto con molta difficoltà il Movimento 5 Stelle, che non condanna per esempio la Cina. C'è una complessità internazionale che si riverbera sull'Italia. In questo momento è necessario sostenere Israele perché quanto è accaduto rappresenta un salto di specie nel terrorismo di Hamas, non è una crisi regionale ma il sintomo di qualcosa che riguarda tutto e che può innescare dei focolai anche nei Paesi occidentali. Mi riferisco al Jihad, che si basa sullo spontaneismo innescato anche da eventi dirompenti come il Bataclan".

 

 

 

Interviene Claudia Fusani, giornalista del Riformista. "Ci sono già state divisioni in queste ore. A sinistra hanno condannato ricordando però il diritto della Palestina a difendersi. Così come c'è stata costantemente sull'Ucraina, la Lega ha sempre strizzato l'occhio alla Russia. Il tema della Palestina ha diviso da sempre la sinistra e abbiamo sempre condotto una politica tale da permetterci di parlare con gli uni e con gli altri, ricordiamo l'atteggiamento del Pci, dei Ds, del Pd".

 

 

 

Quindi la bordata al governo: "Ho dimenticato di citare la destra. A destra ci sarà, c'è già chi sta difendendo la Palestina e giustificando l'attacco di Hamas". "Ma chi? Ma chi?", chiede sconcertato De Leo. "Ci sarà, è la stessa saldatura che abbiamo visto sull'Ucraina". "Ma non è vero che a destra c'è chi difende la Palestina". "Ti do tempo qualche giorno", precisa la Fusani, suscitando una certa ilarità in studio: "Ah, facciamo il processo alle intenzioni. Ipotesi futuribili". "Se questa crisi sarà lunga - conclude la Fusani - e ci saranno conseguenze sulla nostra vita spicciola, l'inflazione e i costi dell'energia, ci saranno forze di estrema destra, non governativa che prenderanno forza". "Ma l'estrema destra non è al governo", contesta De Leo. Banale, ma conviene sempre ribadirlo.

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