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Otto e Mezzo, Paolo Mieli contro l'ex ambasciatrice Basile: "Mi ha mandato all'inferno"

Roberto Tortora
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È una Elena Basile decisamente frizzante quella che è apparsa nell’ultima puntata di Otto e Mezzo, il talk politico di La7 condotto da Lilli Gruber. La scrittrice ed ex-ambasciatrice, ha battibeccato sulla questione palestinese prima con il giornalista Aldo Cazzullo e ha poi perso la pazienza: "Non sono filo-palestinese contro i filo-israeliani. Smettiamola per piacere di preparare l’opinione pubblica per gli orrori che sappiamo seguiranno. L’atteggiamento europeo oggi è gravissimo".

Poi la lite con Paolo Mieli, mandato dalla Basile letteralmente “all’inferno” nell’enfasi di una discussione su temi molto delicati. La reazione del saggista non si fa attendere: “L'ambasciatrice mi ha mandato all'inferno, le sarò grato in eterno. Mi hanno mandato in molti posti, ma mai all'inferno”.

Qui lo scontro tra Paolo Mieli ed Elena Basile

 


Al che, la dottoressa Basile aggiusta il tiro: “Io ho preso il dottor Mieli come emblema di un certo pensiero progressista da cui chiederei un maggiore impegno per la pace in Europa e nel mondo. Questo, perché credo tantissimo nel ruolo che lei può esercitare – spiega l’ambasciatrice - quindi dovrebbe essere lusingato. Potrebbe essere un opinion maker come Giorgio Bocca, come ce n'erano ai miei tempi. Se noi abbiamo potuto criticare, io ragazzina di 16 anni ho potuto criticare un malgoverno democristiano era grazie a giornalisti come Giorgio Bocca e sono sicura che Paolo Mieli, insieme all'intellighenzia, potrebbe non essere cane da guardia, ma potrebbe cercare di lavorare per dare un contributo alla pace e alla prosperità europea, perché per la prima volta nel mondo siamo di fronte alla possibilità di un conflitto nucleare”. La chiosa di Mieli è ironica: “Io mi farò sorvegliare da Cazzullo”.

 

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