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Brumotti preso a sassate: Striscia, agguato e dramma nel boschetto di Rogoredo

Roberto Tortora
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“Se sei brutto ti tirano le pietre…”, diceva una vecchia canzone, ma questo può capitare anche quando si va a scoperchiare quel sottobosco di criminalità che affolla le periferie delle grandi città. E così è accaduto a Vittorio Brumotti, in uno dei suoi consueti raid nelle piazze di spaccio che mostra a Striscia La Notizia.

Questa volta, all’inviato in bici è toccato visitare il “famigerato” boschetto di Rogoredo, alle porte di Milano e la sua uscita, a detta proprio di Brumotti, “poteva finire in tragedia”. Gli spacciatori della zona vengono, infatti, riforniti da un’organizzazione criminale che negli scorsi mesi ha subìto un duro colpo dalla Guardia di Finanza, che ne ha arrestati circa 40 tra Italia e Albania. Dopo quest’episodio, gruppi rivali hanno messo gli occhi su Rogoredo, per diventare i nuovi “fornitori”. Percorrendo il boschetto, Brumotti lo descrive come un luogo pieno di “sentieri percorsi dai compratori in una zona piena di siringhe e spacciatori armati. Un’organizzazione che vende morte”.

 


Brumotti prosegue il suo giro e spiega: “Qui eroina e cocaina costano di meno perché i clienti sono tanti e la sostanza spesso è di bassa qualità. La situazione è davvero pericolosa perché stiamo parlando di un’organizzazione criminale e io purtroppo devo indossare il giubbotto antiproiettili e anche anti siringa perché là dentro non ci sono persone che scherzano e per difendere il loro territorio farebbero di tutto”.

E proprio mentre lui e la troupe perlustrano la zona, alcuni loschi figuri cominciano a lanciare pietre contro di loro, come racconta Brumotti stesso: “Ci hanno lanciato dei sassi, delle pietre, bisogna fare molta attenzione. La situazione poteva finire in tragedia ma per fortuna vedendoci ci hanno scambiato per qualcun altro e sono scappati”. Per fortuna non è accaduto nulla di più grave, ma una cosa è sicura: nel boschetto di Rogoredo lo Stato non c’è e i cittadini non sono al sicuro.

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