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Lady Soumahoro, dove ha speso 2mila euro in un colpo

Roberto Tortora
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Alviero Martini, Salvatore Ferragamo, Elena Mirò. Non è una sfilata di capi d’alta moda, ma l’elenco dei capi e delle spese di lusso, fatte  con i soldi destinati all’accoglienza dei migranti, da Liliane Murekatete e Marie Therede Mukamatsindo, rispettivamente moglie e suocera del parlamentare Aboubakar Soumahoro.  

Il gip di Latina, indagando nell'ambito della gestione di cooperative che si occupavano della gestione di migranti e di minori non accompagnati nella provincia di Latina, ha predisposto per le due donne gli arresti domiciliari. A Fuori dal Coro, talk di approfondimento politico di Rete4 condotto da Mario Giordano, va in onda un servizio di Andrea Ruberto, che elenca la lista della spesa fraudolenta di lady Soumahoro.

 

Eccola: 735 euro da Alviero Martini (sì, quello che di recente si è lamentato del traffico in Liguria sui social come Briatore), 1.990 euro da Salvatore Ferragamo, 475 euro da Elena Mirò e tanti, tanti altri soldi sperperati sulla pelle dei migranti in vestiti e beni di lusso, in totale una cifra calcolata intorno al milione di euro.

 

In un goffo e maldestro tentativo di difesa, l’ex-deputato di Alleanza Verdi e Sinistra aveva rivendicato per le donne della sua famiglia “il diritto all’eleganza, il diritto alla moda”, come libertà insindacabile dell’essere umano. Peccato che il tutto avvenisse sulle spalle dei migranti che, invece, rivendicano un semplice diritto alla vita.

 

Coinvolto nella vicenda anche Michel Rokundo, fratellastro di lady Soumahoro. Per lui è scattato un semplice obbligo di dimora in provincia di Alessandria. Le accuse sono pesanti: frode in pubbliche fornitura, bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio. Sequestrati beni per un ammontare di 2 milioni di euro, l’esatta somma quantificata dalla Guardia di Finanza come spesa per finalità diverse da quelle della gestione dei centri d’accoglienza che venivano gestiti dalla cooperativa Karibù.

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