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Padellaro balbetta: "Che mi dici di questo?", inchiodato da Parenzo

Claudio Brigliadori
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Il nuovo nemico pubblico del Fatto quotidiano? Nella furia filo-palestinese della banda di Marco Travaglio, la vittima designata è David Parenzo. Niente meno che. Il conduttore de L’aria che tira, su La7, mostra in diretta più con sorpresa che con sdegno la vignetta pubblicata dal giornale “contiano” in prima pagina.

Mannelli lo disegna in primissimo piano, con un bel carro armato sullo sfondo, proprio dietro alla sua testa. Il titolo dello schizzo (di fango) è irridente: «Il nuovo vanto del giornalismo democratico: il pensiero cingolato». A questo punto prende la parola il conduttore, di religione e origini ebraiche, di sinistra e non certo tenero con Netanyahu, che con molta calma rintuzza: «Non capisco perché far intendere che chi difende lo Stato democratico di Israele sia automaticamente a favore della guerra». In questi giorni drammatici, il co-conduttore de La Zanzara non ha mai fatto mancare i suoi attacchi, sacrosanti, ai terroristi di Hamas, legittimando la risposta militare di Israele come reazione alle stragi di civili del 7 ottobre scorso dando però piena voce a chi contesta «l’eccesso di legittima difesa» di Tel Aviv.

 

«Non mi offendo, eh prosegue -. Ripeto anche che i giornalisti del Fatto sono sempre ben accetti qua. Poi però evitate di fare paginate per la Giornata della Memoria». Dopo qualche minuto, si collega dal suo studio Antonio Padellaro, fondatore del Fatto, ex direttore e oggi editorialista di punta. Il suo commento è imbarazzato e imbarazzante: «Ti assicuro che da anni chiedo a Mannelli una mia caricatura, non sono abbastanza famoso». In sostanza, spiega, finire in una sua vignetta «è un onore». «Se la metti così, accetto tutto», chiude il caso Parenzo. Gran signore, a differenza di altri.


 

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