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Quarto grado, Carmelo Abbate: "Perché Turetta non ha premeditato l'omicidio"

 Quarto Grado

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Filippo Turetta ha pianificato - e quindi premeditato - l'uccisione di Giulia Cecchettin? A questa domanda si cercano delle risposte da Gianluigi Nuzzi a Quarto Grado, su Rete 4, nella puntata di venerdì 24 novembre. "Credo che lui sia un ragazzo in balia di qualcosa che è andato oltre la sua volontà", osserva il giornalista Carmelo Abbate, che è ospite in studio. "A oggi non parlo di premeditazione, se poi verranno fuori elementi ulteriori ne possiamo discutere", conclude, "ma a oggi io non vedo una premeditazione". E un'altra ospite in studio scuote la testa in segno di totale disapprovazione. 

 

 

Turetta comparirà davanti alla gip Benedetta Vitolo entro cinque giorni da oggi, quando arriverà in Italia dalla Germania, dove era stato rintracciato e arrestato. A quanto si apprende, l’interrogatorio non avverrà nell’immediatezza del suo arrivo per lasciare il tempo alla sua difesa di consultare gli atti d’accusa che lo riguardano.

 

 

La giudice sarà chiamata a pronunciarsi con un’ordinanza solo se la difesa farà richieste specifiche come un’istanza ai domiciliari o l’esecuzione di una perizia psichiatrica. Nuove contestazioni, oltre a quelle di sequestro di persona e omicidio aggravato dal vincolo affettivo, potrebbero essere fatte nell’interrogatorio di garanzia. In quell’occasione, il pm Andrea Petroni, la cui presenza è peraltro facoltativa, potrebbe contestargli in particolare nuove aggravanti come l’occultamento di cadavere e la premeditazione appunto. Bisognerà capire se Filippo Turetta si è portato da casa i due coltelli sequestrati, se l’acquisto online del nastro adesivo (fatto un paio di giorni prima dell’omicidio) avesse la finalità di coprire la bocca e impedire a Giulia di urlare, se il killer abbia fatto ricerche internet per studiare il percorso di fuga (e consigli su come sopravvivere.

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