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Chiara Ferragni, Giuseppe Cruciani la smonta: "Dietro a un panettone griffato"

Claudio Brigliadori
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Il pandoro-gate è un problema per Chiara Ferragni tanto quanto Chiara Ferragni è diventata un problema per la sinistra. Non a caso Del Debbio, a Dritto e rovescio su Rete 4, invita due esponenti di partito per affrontare la questione. Un po’ imbarazzata, l’esponente del Pd Diana De Marchi ammette che la influencer (di fatto la leader più popolare dell’opposizione grazie alle sue battaglie civili) «ha decisamente sbagliato. Questo è chiaro e incontrovertibile. Quello che trovo assurdo - prosegue - è questo utilizzo dell’influencer da parte della Meloni, come se questa fosse la nemica n.1 della presidente del Consiglio, che ha tutto il potere in questo Paese possibile e immaginabile».

In realtà, è stata la politica spesso a cercare e usare Lady Fedez (e viceversa, certo) e a stare stretti il potere mediatico di Ferragni e premier è come minimo il medesimo, ma vabbè. In studio c’è anche la leghista Silvia Sardone, che ribatte con una domanda: «La Ferragni il milione di euro per questo ospedale lo avrebbe dato comunque se non fosse uscito tutto questo scandalo? Lo dico, perché era da tempo che si parlava di questa vicenda del pandoro, eppure non mi pare che lei prima dello scandalo avesse comunque deciso di donare questa somma. La mia nonna mi diceva che la beneficenza si fa, ma non si dice. Qua siamo al contrario - ironizza -, cioè la beneficenza si dice, ma non si fa. Perché quella del pandoro era una pubblicità ingannevole? Nessuno può dire se le persone l’avrebbero comprato ugualmente».

 

Alla fine, il punto è riassunto da Cruciani: «È legittimo fare marketing e business, però lo devi dire, non puoi coprirti dietro un panettone griffato per i soldi all'ospedale». Trasparenza: vale per le star dei social come per i politici che si vendono come i paladini del bene contro il male.

 

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