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Brosio-Crepet, botte da orbi a La7: "Il filo rosso dei delinquenti", "Questo signore ha un problema"

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"La Chiesa cattolica apostolica romana è una cosa, questo ciarpame è un'altra". Paolo Brosio, giornalista e credente, interviene a L'aria che tira su La7 per commentare l'orribile strage familiare di Altavilla Milicia, a pochi chilometri da Palermo. Il 54enne Giuseppe Barreca, mosso da fanatismo religioso e sostenuto, secondo gli inquirenti, da una coppia di presunti "santoni" a capo di una setta religiosa, ha ucciso moglie e due figli (unica sopravvissuta, la primogenita 17enne) per "purificarli" e "liberarli da Satana". Dettagli sconvolgenti: la moglie è stata bruciata, i due ragazzini soffocati con una catena dopo giorni di angherie, sevizi e addirittura "esorcismi". 

Una storia che ha sconvolto l'Italia, con David Parenzo che riaccende i riflettori sul fenomeno di stregoni e maghe che lucrano sulla disperazione e la subalternità culturale di tanti italiani. Ma Brosio sottolinea come tutto questo non abbia nulla a che fare con il Papa, la Chiesa e la religione ufficiale, compresi i riti di esorcismo possibili solo previo incarico del vescovo in persona.

 

 

 

In collegamento ci sono anche due esponenti di spicco della comunità scientifica come lo psichiatra Paolo Crepet e il matematico Piergiorgio Odifreddi, assolutamente ostili a qualsiasi forma di superstizione, fanatismo e credulità popolare. E proprio tra Crepet e Brosio si sviluppa un dibattito particolarmente acceso.
 

 

"Ha un probema di incontinenza verbale". Rissa Crepet-Brosio, guarda il video di L'aria che tira

 

"Mi viene da ridere, andiamo contro il Vangelo?", protesta a un certo punto Brosio riguardo ai giudizi a-religiosi di Crepet. "Non so cosa voglia dire potenza salvifica", riflette lo psichiatra. "Male - commenta a sua volta Brosio -, è un dogma della Chiesa. Se lei non ha fede rispetto la sua opinione". "Caro Parenzo, questa è la prova provata che c'è un filo rosso che guida tutto". "Il filo rosso è dei delinquenti". "Questo signore ha un problema di incontinenza verbale, fatemi fare lo psichiatra. Non sta zitto un attimo". "Non ho detto una parola - protesta ancora Brosio -, avete parlato solo voi". 

 

 

 

"Ma se un bambino ha un tumore crediamo nella potenza salvifica o crediamo nella scienza medica?", domanda Crepet. "Lei vuole cambiare le mie parole. Io la prima cosa che vado è andare da un medico. Ma a Dio nulla è impossibile, la scienza invece è limitata". Su una cosa, perlomeno, in questo quadro di dialogo apparentemente impossibile, Crepet e Brosio sono d'accordo: il fenomeno dei pseudo-guaritori è grave. Ma quando riprende la parola il giornalista, lo psichiatra esplode: "E dai! Se lei mi lascia parlare... Tanto lei c'ha tempo, vada in chiesa". "Non chiedo certamente il permesso a lei", taglia corto l'ex inviato del Tg4 dal Palazzo di giustizia di Milano ai tempi di Tangentopoli. 

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