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Palermo, il mistero sulla 17enne sopravvissuta: complice del padre-orco?

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È un mistero nel mistero la ragazza sopravvissuta alla strage di Altavilla Milicia, vicino Palermo, dove un 54enne, Giovanni Barreca, ha ucciso la moglie e due figli di 5 e 16 anni e poi si è consegnato ai carabinieri risparmiando la figlia maggiore. Una diciassettenne che non esiste sui social, quasi impercettibile ai più, miracolosamente salvata dal padre. Raccontano a Repubblica i vicini di casa della famiglia Barreca che la primogenita "era la sua prediletta". "Il padre cercava sempre di accontentarla in tutto", puntualizza la vicina Pascale Ballof con cui, fino a qualche tempo fa, la ragazzina parlava, salvo poi chiudersi in casa e nel silenzio. In pochi la riconoscerebbero per strada. 

Negli ultimi tempi, però era cambiata. Si era chiusa. Di certo, scrive Repubblica, del padre era succube. E per lui aveva una sorta di venerazione. Ecco perché c’è chi non esclude che Barreca possa averla in qualche modo coinvolta in quel rituale, parlandogliene come di una "purificazione". Solo dopo, magari ormai alterata o drogata, la ragazza lo avrebbe visto trasformarsi in mattanza. Quando l’hanno trovata, era in stato confusionale ma, rivela Repubblica, ha trovato la forza di raccontare circostanze e dettagli su quella coppia di “fratelli di dio” entrati nella vita della sua famiglia assicurando di potere, e dovere, "scacciare il demonio". Il punto è che, certamente succube, la figlia 17enne potrebbe anche rivelarsi complice del padre-orco.

 

 

 

Di lei adesso si occupa la procura minorile di Palermo "come ogni minore rimasta senza tutela, dunque da proteggere". È per questo che non trapela nulla su cosa abbia fatto la diciassettenne in quelle ore di orrore, mentre il lunghissimo rituale cui la madre Antonella Salamone e i fratelli Kevin ed Emanuel sono stati sottoposti si trasformava in mattanza. "Dobbiamo prepararci ad accoglierla e dobbiamo aiutarla, anche se sappiamo che sarà dura", ha detto a Repubblica la vicepreside del liceo che frequentava, Anna Maria Mirabile. Soprattutto per lei, che forse ancora neanche comprende davvero perché sia stata risparmiata.

 

 

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