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L'aria che tira, l'attivista di Ultima Generazione zittita: "Visto che fine ha fatto Greta Thunberg?"

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Claudio Brigliadori
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Falco a metà, cantava una trentina d’anni fa Grignani. Miriam Falco invece la fa tutta intera, intesa come figuraccia. L’attivista di Ultima Generazione, ospite di David Parenzo a L’Aria che tira, a LA7, prova difendere l’indifendibile, cioè il blitz degli eco-compagni che hanno imbrattato la Venere di Botticelli agli Uffizi. «Ma come vi permettete?», la apostrofa Laura Tecce. «Come si permette di mettere le sue mani su un’opera dal valore inestimabile?».

Si aggiunge il senatore Gasparri: «Non voglio fare una rissa ma lei ha bisogno di qualche cura, le servono cure mentali». «Non c’è nessun danno irreparabile, questi ragazzi hanno attaccato sul vetro la foto, si toglie la foto e la questione è risolta. Non c’è nessun danneggiamento», prova a fare l’avvocato del diavolo Parenzo, visibilmente divertito. Ma la Tecce prosegue imperterrita: «Avete profanato un’opera frutta di un genio che voi non arriverete mai a fare».

 

 

E quando la Falco prova a interromperla, sì scalda ancora di più: «Fammi parlare tesoro mio, non ti voglio attaccare sul personale e capisco l’importanza della protesta che portate avanti. Il Climate change è una cosa seria, ma non con questi metodi, queste sono baracconate. Vedete anche Greta Thunberg che fine ha fatto? Non ne parla più nessuno». «Le nostre sono proteste di disobbedienza civile, scomode, lo sappiamo benissimo. Ma il Consiglio internazionale dei Musei ha detto che queste proteste hanno un valore artistico», replica serafica la Falco. La Tecce sgrana gli occhi: «Scusa chi l’ha detto?». Gasparri, sempre più allibito, compulsa lo smartphone con un sorriso stranito. Fessi noi che non avevamo ancora capito: non è politica, non è rivoluzione. È performance. È arte contemporanea. 

 

 

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