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DiMartedì, Elly Schlein ridicolizzata in diretta tv: "Vannacci? Ignoriamolo". Ma...

Claudio Brigliadori
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Le “pataccate” di Luca e Paolo fanno ridere anche Elly Schlein. D’altronde, la segretaria del Pd ospite di Giovanni Floris a DiMartedì, su La7, non aveva scelta: fare polemica sul suo comico genovese che la stava prendendo in giro sarebbe stato di pessimo gusto. E addirittura surreale accusare La7 (!) e Floris (!!) di tirare la volata a Giorgia Meloni e al centrodestra. Così alla segretaria non resta che ascoltare le battutacce su di lei e sul Pd sganasciandosi in favore di telecamera. O perlomeno fare finta.

«Finalmente ha sciolto le riserve: correrà alle Europee», esordisce Bizzarri incalzando il sodale. Kessisoglu, nei panni della finta Elly, balbetta: «Corro... non diamo false speranze, diciamo che mi appropinquo. All’inizio ero titubante, poi mi sono detta: è giusto un maggior contributo». «Darlo?». «No, prenderlo! Prendere un doppio stipendio, mica pataccate. E poi senta, mi sono detta, già che ci sono...». «L’occasione fa l’uomo ladro», aggiunge la voce fuoricampo di Luca. E qui Paolo sferra il colpo basso: «No, quello è Piero Fassino». «Lasciamo perdere», glissa Bizzarri fingendo imbarazzo.

 

«Non sa quante volte glielo abbiamo detto: lascia perdere, lascia stare quel profumo», chiosa Paolo in parrucca mora. La Schlein, come detto, si adegua al clima di ilarità generale dello studio. Ma siamo in campagna elettorale e certe cose pesano. «Vannacci? Ragazzi, ignoriamolo! Non possiamo star qui a parlare del generale più famoso in Italia. Non nominiamolo, sennò sembra che siamo ossessionati», la butta lì Kessisoglu, imitatore più che credibile. «Ossessionati da chi?», gliela mette su un piatto d'argento il compare. «Da Vannacci... soccia, l’ho detto». Eggià. Più vero della vera Schlein.

 

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