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Otto e mezzo, Tomaso Montanari: "Tornate nelle fogne. Non mi pento"

Montanari

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Il professor Tomaso Montanari, in collegamento con Lilli Gruber a Otto e mezzo, su La7, nella puntata del 3 maggio, insiste sulla sua linea contro il governo e contro i giornali di centrodestra che evidentemente per lui sono tutti fascisti. E non si pente dunque nemmeno del post pubblicato il 25 aprile in cui ha scritto "tornate nelle fogne" rivolgendosi a Il Secolo d'Italia.

Il rettore dell’Università per stranieri di Siena su Twitter aveva infatti commentato così un articolo in cui si leggeva che il 25 aprile "è ridotto alla giornata dell’odio contro Giorgia Meloni e il fascismo immaginario": "Ma almeno oggi tornate nelle fogne e tacete...".

 

 

"Non sono pentito", dice Tomaso Montanari alla Gruber. "Per nulla. Rispondevo all'ennesimo attacco di questi giornali che usano il manganello e l'olio di ricino. Ho deciso di rispondere. I fascisti sono le fogne della storia. La nostra Costituzione pensava di avere messo i sigilli a quelle fogne ma non è così. Come diceva Pertini il fascismo è un crimine non una opinione. Invece il numero due della nostra Repubblica andava con la foto di Mussolini in piazza Loreto con i fiori. Non hanno reciso le radici con il fascismo", conclude il professore. Da segnalare la reazione imbarazzata della Gruber, già nel porgere la domanda ("Parole diciamo non proprio morbido e nemmeno eleganti?") e di Evelina Christillin, che chiede a Montanari di trattenersi da simili uscite. 

Qui l'intervento di Tomaso Montanari a Otto e mezzo

 

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