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Dimartedì, Lucia Annunziata e l'addio alla Rai: "Mi trema la voce, offesa dalla Meloni"

Lucia Annunziata

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Lucia Annunziata, intervistata da Giovanni Floris a diMartedì, su La7, nella puntata del 14 maggio, parla per la prima volta del suo addio alla Rai.

"È la mia prima intervista e sono stata silenziosa a sufficienza, sai perché non potevo restare in Rai?", spiega la giornalista e conduttrice. "La premier Meloni ha detto che io non ero una giornalista, e che lavoravo in Rai perché avevo in tasca la giusta tessera. Ha detto - scusa mi trema la voce perché sono ancora così arrabbiata... - che se io e Fabio Fazio ce ne andiamo è perché noi non c'entriamo con il sistema meritocratico perché loro invece riporteranno in Rai il sistema meritocratico".

 

 

"Il problema di fondo", prosegue Lucia Annunziata, "è che io mi sono estremamente arrabbiata, ti è chiaro? Non perché mi delegittimano. Ho fatto 26 anni di Rai e tanti pensano che i giornalisti non hanno opinioni. Non esiste nessuno che non abbia opinioni. Sai come ho risolto il problema? Io lo dico che sono di sinistra poi voi mi giudicherete se io ho trattato peggio i politici di destra o di sinistra". E conclude: "Ricordate il barba e capelli che feci a Prodi? Chi può dire che sono stata un servo di un partito in questi 53 anni? Mi sono molto offesa e me ne sono andata".

Qui l'intervista a Lucia Annunziata a DiMartedì 

 

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