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L'aria che tira, Antonio Padellaro: "In Italia la libertà di stampa non è a rischio"

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Il botta e risposta tra Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen sulla libertà d'informazione tiene ancora banco negli studi televisivi italiani. Il presidente del Consiglio ha infatti scritto una lettera rivolta proprio alla presidente della Commissione europea nella quale spiegava, punto per punto, che quanto ravvisato dalla relazione annuale sullo stato di diritto fosse viziato da mistificazioni di natura politica. La Commissione, dal canto suo, sostiene che il "Report sia accurato".

Antonio Padellaro, a sorpresa, è d'accordo con Giorgia Meloni. Ospite negli studi di La7 a L'aria che tira, la firma del Fatto Quotidiano ha espresso perplessità su quanto sostenuto dalla Commissione europea. "Non credo che in Italia la libertà di stampa sia messa a repentaglio - ha dichiarato il giornalista -. Lo dimostrano le centinaia di trasmissioni che settimanalmente vengono dedicate alla politica. I quotidiani in edicola soffrono perché soffre la carta. Il digitale - ha poi aggiunto - va a gonfie vele".

Secondo Padellaro, l'Unione europea dovrebbe occuparsi di contestare lo stato di diritto di altri Paesi. Come l'Ungheria o la Polonia. "Io credo che l'Ungheria sia un vero problema per l'Ue - ha sottolineato il giornalista - perché lì c'è una sottrazione della libertà di stampa oggettiva, certificata. Lì fa bene Bruxelles a intervenire. Ma in Italia - ha poi concluso - i problemi da affrontare con l'Europa sono altri".

L'aria che tira: l'intervento di Antonio Padellaro

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