Questa sera in prima serata su RaiTre sarebbe dovuto andare in onda Open Arms - La legge del mare, un film spagnolo del 2021 che racconta l’epopea di Oscar Camps, ovvero il fondatore della Ong spagnola Open Arms, che traghetta immigrati clandestini prevalentemente verso i porti italiani. Open Arms è la sa stessa Ong che ha portato in tribunale (perdendo) il leader della Lega Matteo Salvini, con l’accusa di sequestro di persona. Per questo ieri molti esponenti del Carroccio si sono infuriati nell’apprendere della messa in onda della pellicola su una rete pubblica. In serata la Rai, con un comunicato stampa, ha fatto sapere che la pellicola verrà trasmessa «dopo Tg3 Linea Notte», ovvero attorno all’una di notte.
Una pellicola in verità poco fortunata: diretta dal regista spagnolo Marcel Barrena e presentato in pompa magna al Festival del Cinema di Roma 2021, è approdato nelle sale cinematografiche nel febbraio dell’anno seguente, raccogliendo la miseria di 14.110 presenze per un incasso di poco più di 70mila euro. Eppure, si chiede il presidente della Commissione Cultura del Senato Roberto Marti: «Come è possibile che con questi numeri la pellicola si è conquistata un posto al sole nel prime time di RaiTre? Vogliamo sia fatta luce sulle sedi sulle scelte editoriali e di marketing di un’azienda che ha come scopo istitutivo il servizio pubblico, ma che nei palinsesti fa prevalere l’ideologia anti-italiana». Il collega senatore Claudio Borghi, invece, è curioso di sapere se «nel film si racconterà la storia di Open Arms per intero, comprese tutte le ricche donazioni ricevute». Allerta spoiler: no, non se ne parla.
«Sconfitti in tribunale da Matteo Salvini, ma acclamati sulla Tv pubblica. Un vero spot a una organizzazione anti-italiana» è invece il grido d’allarme dei membri leghisti della Commissione di Vigilanza Rai, Giorgio Maria Bergesio, Ingrid Bisa, Stefano Candiani, Elena Maccanti, Clotilde Minassi ed Elena Murelli. Agguerrito anche il senatore del Carroccio Marco Dreosto: «Open Arms, l’Ong che ha disobbedito alle leggi italiane e messo a rischio la nostra sicurezza nazionale, verrà celebrata su RaiTre come fosse un modello da imitare. È l’ennesima operazione di propaganda ideologica dell’estrema sinistra, che trasforma in eroi chi ha violato le regole e attaccato l’Italia. Ma la verità è chiara - conclude Dreosto -: in tribunale Open Arms è stata sconfitta da Matteo Salvini, che ha difeso legalità e confini. Gli italiani stanno con noi, non con i radical chic da salotto televisivo».
Sulla stessa linea anche la deputata Simonetta Matone: «In pratica, quello che fra poche ore gli italiani si ritroveranno in tv è la storia di una Ong la cui arroganza nel voler a tutti i costi sbarcare in Italia, senza voler cercare soluzioni alternative, è costata cara a milioni di contribuenti per un processo pubblico che a distanza di anni ha dato ragione a chi, da ministro dell’Interno, ha invece fatto di tutto per proteggere i confini del nostro Paese e la sicurezza degli italiani. Stupisce - chiude Matone - che una realtà del genere abbia ricevuto così tanto spazio dal nostro servizio pubblico». Idem il deputato leghista Rossano Sasso: «Incredibile che la Rai favorisca Open Arms, a cultura, tradizioni e genio creativo italiano». Ora prepariamoci alle grida dell’opposizione che si attaccherà alla censura.