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Sigfrido Ranucci, lo sfogo in audizione: "Cosa mi risulta su quella bomba"

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martedì 4 novembre 2025
Sigfrido Ranucci, lo sfogo in audizione: "Cosa mi risulta su quella bomba"

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È il giorno dell'audizione per Sigfrido Ranucci. Il conduttore di Report è stato sentito in mattinata in Antimafia, nell'Aula del V piano di Palazzo San Macuto. "Un atto di solidarietà per l'attentato: per il resto è ancora il momento della solidarietà. Se poi ci sono elementi utili che lui ha, li sentiremo - ha detto il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, prima di entrare in audizione -. È chiaro che bisogna scoprire i responsabili, ho letto varie cose sui giornali, non lo so. Mi pare che l'audizione sia stata decisa anche per dare un segnale di sostegno a chi ha subito questo attentato. Poi vediamo se c'è qualche elemento di chiarezza, sarebbe prezioso",

Dal 16 ottobre, giorno in cui un ordigno fece esplodere la sua auto e quella della figlia (entrambe parcheggiate sotto casa del giornalista ndr), "non ho ricevuto altre minacce". Al momento rimangono sconosciuti gli autori del terribile gesto. Lo stesso volto di Rai 3 non sa "a quale contesto ricondurre questo fatto". Quindi ha aggiunto: "Le auto sono a gas e se esplose chissà cosa sarebbe successo, forse sarebbe crollata l'intera palazzina". Ma comunque "non era certo un fuoco d'artificio". 

Ranucci ha anche spiegato che due giorni prima aveva lanciato i "temi della prima puntata tra cui l'infiltrazione della 'Ndrangheta nel business dell'eolico e sulle stragi di mafia". Poi ha detto: "Stiamo aspettando i risultati delle analisi sulla polvere usata nell'ordigno. Da quello che mi risulta è sicuramente qualcosa di diverso fuochi d'artificio, come qualche giornalista vuol far passare questa vicenda. C'è chi ha detto anche che la bomba non era diretta a me, e nella chat di un giornale abbastanza serio qualcun altro ha ipotizzato che abbia fatto tutto da solo, e in quel caso sarei stato talmente scemo da piazzare l'esplosivo sotto l'unica auto che non era assicurata contro incendi e atti vandalici...".

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"Al di là di tutto questo - ha concluso il conduttore di Report - emerge che l'ordigno era qualcosa di più che rudimentale, poi vedremo la natura della polvere pirica, un quantitativo di esplosivo abbastanza importante: ma sottolineo ancora una volta il fatto che non si è evidenziato abbastanza che quelle erano macchine a gas, che se esplose, e abbiamo visto quello che è accaduto ai carabinieri nel Veronese, avrebbero buttato giù la palazzina". Un'occasione, quella dell'audizione, anche per "ringraziare gli uomini della Polizia di Stato e I carabinieri che trovo sul posto dove vado presentare il mio libro che mi hanno sempre garantito la massima sicurezza".