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4 di Sera, Faraone e la sparata su Almasri: zittito dalla Di Maggio

di Roberto Tortoragiovedì 6 novembre 2025
4 di Sera, Faraone e la sparata su Almasri: zittito dalla Di Maggio

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L’arresto in Libia del generale Almasri, ex capo della sicurezza delle carceri di Tripoli, ha generato tante polemiche in Italia per l’ormai famosa vicenda del suo rimpatrio da parte del governo. Ora l’ex-militare è stato rinviato a giudizio per aver torturato migranti e provocato la morte di uno di loro. Di questo si discute a 4 di Sera, il salotto di approfondimento politico e sociale di Rete 4, condotto da Paolo Del Debbio.

Due le fazioni contrapposte, ovviamente maggioranza e opposizione. E subito parte all’attacco Davide Faraone, esponente di Italia Viva: "Siamo riusciti a far passare la Libia per la culla del diritto, il governo italiano è riuscito in questo grande capolavoro di riuscire a far passare la Libia come il paese che ci dà lezioni di giustizia. Quello che non abbiamo fatto noi, cioè arrestare un presunto torturatore, un presunto omicida, lo ha fatto il governo libico con tutto quello che c'è in Libia. Per cui se noi oggi non riusciamo neanche a garantire il diritto che in Libia riescono a garantire, vuol dire che non siamo il faro dell'Occidente, come ci ha detto la Meloni, ma semmai siamo la lampadina scaduta del Mediterraneo, perché di questo si tratta. Noi abbiamo avuto un governo che ha cambiato versione tutte le volte che si è presentato in Parlamento. Ricorderete che prima ci hanno detto che l'avevano spedito in Libia prima che compisse un omicidio in Italia. Poi ci hanno detto che l'avevano spedito in Libia perché altrimenti i nostri italiani in Libia rischiavano la vita".

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A stroncarlo subito, però, ci pensa Grazia Di Maggio, deputata di Fratelli d’Italia: "In Italia non era possibile arrestare Almasri nel momento in cui navigava attorno alle acque italiane, questo perché la liberazione, punto primo, non è stata decisa dal governo Meloni, ma dalla Corte d'Appello di Roma".

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"Punto secondo - prosegue la Di Maggio -, nel momento in cui la Corte Penale Internazionale ha fatto quella richiesta era impossibile in Italia, dal momento che c'era già, la richiesta di estradizione, quindi la richiesta di rimpatrio come elemento pericoloso. E punto tre, si è parlato anche del volo di Stato. Faraone sa benissimo, la sinistra sa benissimo che in tantissimi altri casi questa non è una stortura, ma è un'operazione che si fa per garantire sicurezza. Certamente non mettiamo un criminale o un torturatore su un volo di linea, quindi sono tutte chiacchiere da bar, propaganda e la sinistra oggi non ha fatto altro che commentare senza informarsi, senza avere carte alla mano, un qualcosa su cui sono stati smentiti su tutta la linea. Quindi grande successo del governo Meloni e grazie al governo Meloni se oggi un criminale è stato arrestato in Libia”.