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Ginevra Bompiani perde il controllo: "Io a casa mia..."

martedì 9 dicembre 2025
Ginevra Bompiani perde il controllo: "Io a casa mia..."

3' di lettura

Tra gli ospiti di Nicola Porro a Quarta repubblica su Rete 4 c'è Ginevra Bompiani, intellettuale di riferimento della sinistra antifascista e indignata. Si parla di Passaggio al Bosco, la casa editrice presente alla fiera romana Più Libri Più Liberi accusata da tanti bei nomi della cultura rossa di essere neofascista e neonazista. Una protesta trasformatasi in petizione per chiederne l'esclusione dall'evento. Risultato? La piccola casa editrice è rimasta al suo posto e ha registrato record di vendite oltre che una pubblicità enorme e totalmente gratuita. 

La Bompiani però protesta vivacemente: "Con alcune delle cose che ha detto sono d'accordo naturalmente, con le sue ragioni per essere antifascista sono naturalmente d'accordo", spiega rispondendo a Pigi Battista che ha parlato prima di lei. "Però lei ha fatto ripetutamente una domanda, chi l'ha detto che il fascismo è un reato? Beh, lo dovrebbe sapere, lo ha detto la Costituzione italiana, ora mi perdoni, gliel'ho lasciata parlare e l'ho anche ascoltata con interesse, quindi la prego di fare la stessa cosa, con interesse o no. La fiera del libro, per di più quello che sto per dire che è quello che penso, però sono anche confortata dal fatto che lo dice anche Zagrebelsky e quindi dal punto di vista giuridico mi sento più tranquilla. Quello che è successo alla fiera, intanto non è un atto di censura, questo lo dice Zagrebelsky, non è un atto di censura, perché la censura è impedire a qualcuno di parlare, di scrivere o di pubblicare nel paese in cui vive, ma se io a casa mia non voglio invitare il signor non so come si chiama, non lo invito e se lui si presenta a casa mia e io non lo so...".

A questo punto Battista la interrompe: "Ma chi è? Qual è casa sua? Mi scusi, quale sarebbe?", "La mia casa personale", risponde un po' stranita la Bompiani. "In questo caso qual è casa sua?", insiste il giornalista. "Glielo dico subito, se mi lascia parlare", "Ma mi dica qual è la casa sua, non così", "Era un esempio che ha fatto Zagrebelsky, sto citando Zagrebelsky quindi mi lasci parlare. Allora la fiera dei piccoli e medi editori è una fiera privata creata da un gruppo di piccoli e medi editori nel 2002 e finanziata anche da soldi pubblici ma essenzialmente da l'AIE, dall'associazione italiana editori, è diretta da loro". La contestazione di Battista resta sacrosanta e senza risposta: perché la Fiera del libro dev'essere considerata "casa loro" e non di tutti?

Sui social c'è poi chi commenta critiando la Bompiani: "Un po' imprecisa: il reato è l'apologia, non il fascismo in sé, ed è vietata la ricostituzione del partito fascista, ma le idee non possono essere censurate", "Il fascismo è l etichetta che appioppate a chi non vi va bene, è proibita la ricostituzione del partito fascista ma sin dai primi anni del dopoguerra in parlamento accanto a chi aveva combattuto nella resistenza abbiamo avuto un partito fondato da repubblichini", "Se una casa editrice attraverso i suoi scrittori si è macchiata di reati, è compito della magistratura provvedere al suo eventuale allontanamento, non a uno sparuto manipolo di avversari politici", "Ma parla lei che la sua casa editrice è stata l’unica a pubblicare il libro di Hitler???".