L’aggressione al quotidiano “La Stampa” di Torino dello scorso 28 novembre è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Così, il centro sociale Askatasuna è stato sequestrato e sgomberato dalla Digos dopo quasi 30 anni di occupazione nell’edificio di corso Regina Margherita 47. Durante la perquisizione sono stati sequestrati dispositivi elettronici, capi d’abbigliamento e oggettistica varia utilizzata durante le azioni violente, compresi fumogeni. E di questo si parla anche a “Dritto e Rovescio”, programma d’approfondimento condotto solitamente da Paolo Del Debbio ogni giovedì alle 21:30 su Rete4, ma nell’ultima puntata affidato eccezionalmente a Mario Giordano perché il padrone di casa ha avuto un piccolo malanno di stagione.
Ospite in studio Marco Lisei, esponente al Senato di Fratelli d'Italia, molto duro nei confronti degli attivisti di Askatasuna: “Dico che finché non togli quelle sedi, la violenza c'è e c'è negli ultimi vent'anni, oggi si preoccupano perché vanno in strada, ma negli ultimi vent'anni hanno fatto violenza contro le forze dell'ordine, perché in quei centri sociali lì aggregano persone, aggregano mano d'opera e aggregano delinquenti per rompere le vetrine e spaccare le scatole ai nostri agenti”.
A lui replica Alessia Morani, esponente invece del Partito Democratico, che tenta una linea difensiva poco convincente e attacca un altro degli ospiti favorevoli allo sgombero: “Noi volevamo appunto restituire quell'immobile alla città, farlo diventare un luogo di cultura che potesse essere fruibile da tutti, da tutti i cittadini". Ma a quanto pare non è andata così. I fatti parlano chiaro.
"Finché non togli quelle sedi, la violenza c'è!
— Dritto e rovescio (@Drittorovescio_) December 18, 2025
In quei centri sociali aggregano delinquenti!"
Marco Lisei (Fratelli d'Italia) a #drittoerovescio sullo sgombero del centro sociale Askatasuna di #Torino pic.twitter.com/3jDSy6n9q1




