Venezia: Ninetto Davoli, al Lido con Pasolini era un'altra cosa (2)
(Adnkronos) - Di Pasolini sul set Davoli sottolinea "intanto la semplicità del rapporto che aveva con gli attori, non era il classico regista che imponeva a tutti costi un certo modo di fare le cose: Pierpaolo con me ma anche con tutti gli attori che hanno lavorato con lui li ha lasciati sempre un po' sciolti, un po' liberi di essere loro stessi. Pierpaolo era molto semplice, molto umano e aveva un buon rapporto con gli attori". Davoli elogia poi l'intepretazione che Dafoe ha fatto di Pasolini nel film di Ferrara: "Dafoe che fa Pierpaolo ha una rassomiglianza eccezionale e poi lui è un grande attore ed è stato molto bravo. Il racconto che fa Ferrara su Pasolini sono le ultime 48 ore di Pierpaolo, dall'ultima intervista fatta a Parigi alla fine, alla tragedia, con dentro il racconto di chi era Pasolini". Pasolini che per Davoli è stato "un grande, un grande. Una di quelle persone che ne nascono una ogni cent'anni. Ha sempre fatto la sua strada, è andato avanti con il suo pensiero" e anche per questo "è stato amato ma anche molto odiato".