Mostra Venezia: Emma Dante, 'Via Castellana Bandiera' e' uno stato dell'essere
Venezia, 29 ago. (Adnkronos/Cinematografo.it) - "Questa strada potrebbe stare ovunque, anche al Nord, perche' e' simbolica, si muove come un polmone quando respira. Il film parte da Palermo ma cerca di aprirsi, semplicemente questa e' la mia citta', parto dalla mia radice, storia e lingua, ma non so cosa voglia dire raccontare il Sud: il Sud e' una torretta di osservazione del mondo, Nord compreso, perche' si parla di uno stato dell'essere, non geografico". Parola della drammaturga e regista teatrale Emma Dante che esordisce al cinema e in Concorso a Venezia con 'Via Castellana Bandiera', tratto dal suo omonimo romanzo e interpretato da lei stessa con Alba Rohrwacher, Elena Cotta, Renato Malfatti, Dario Casarolo, Carmine Maringola, Sandro Maria Campagna e Giuseppe Tantillo. Palermo, scirocco, domenica pomeriggio Rosa (Dante) e Clara (Rohrwacher), venute per un matrimonio, si perdono nelle strade della citta' e finiscono in un budello, via Castellana Bandiera. Nello stesso momento, in senso opposto, arriva la Punto guidata dall'anziana Samira (Cotta) con a bordo la famiglia Calafiore. Ne' lei ne' Rosa intendono cedere il passo: il duello ha inizio. "Sono donne parenti del mio teatro, si fermano per una questione di principio, per una situazione misera e ridicola, sono vittime dell'ottusita'. E questa ottusita' e' un grande guaio per il nostro Paese: siamo diventati sordi, ciechi e immobili al di la' di ogni cultura", dice la Dante, che parla dell'epilogo del film come di "un sacrificio rituale, il grumo si scioglie per far scorrere il sangue". (segue)