Napoli, 28 mag. - (Adnkronos) - Contro l'invasione del rap milnaese arriva la 'rappazza', un'idea dello speaker radiofonico napoletano Gianni Simioli che domani sera ore 21, portera' il rap campano al Trianon, negli ultimi mesi teatro ufficiale della musica napoletana. I rapper partenopei vogliono, infatti, dimostrare che il dialetto napoletano si presta non solo a melodie classiche ma e' adattissimo al ritmo della musica rap. Simioli, in realta', si interessa a questo stile gia' al suo esordio, quando venti anni fa emerse per la prima volta il fenomeno delle Posse e convinse il suo editore radiofonico di allora che bisognava programmare quei pezzi perche' aggiungevano un nuovo linguaggio e storie vere alla musica di Napoli e della Campania dove oggi il fenomeno del rap e' davvero diffusissimo: Napoli e' stato terreno fertile per le voci dal ghetto che esprimevano rabbia, facevano emergere i disagi sociali e cercavano un riscatto attraverso la voglia di risollevarsi grazie al potere della parola, usata come lama tagliente e affilata per raccontare una societa' sbagliata. Dunque Napoli con la Famiglia, Speaker Cenzou, i 13 Bastardi, e' stata fin dagli esordi una delle citta' d'Italia che meglio rappresentava la scena underground, con i suoi vicoli, tavolozze di cemento usate come fogli bianchi dai writer con i loro graffiti metropolitani, con le sue periferie e gli stradoni semideserti adatti ad ospitare i contest di break dance: perche' il mondo del rap e' anche questo, la danza, il colore, la sfida. Dal 2000 il rap napoletano rappresenta una realta' viva nelle rime di Ciccio Merolla, dei Co' Sang, di Callister, dei Fuossera, di Lucariello, Shona, Svez, Uomodisu, Dj Uncino, Dope, che sono solo alcuni dei nomi che saliranno sul palco del teatro Trianon domani. Come promette Simioli, ideatore della "Rappazza", organizzata da Radio Marte in collaborazione con Jesce Sole, sara' una grande festa, per sostenere le nuove parole che sono gia' nella musica napoletana.