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Platini: in caso di cori razzisti

l'Uefa bloccherà le partite

Silvia Tironi
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Ogni forma di razzismo va bandita, fuori e dentro lo stadio. E per quanto in suo potere, la Uefa farà di tutto perché episodi di intolleranza nei confronti dei giocatori non accadano più, nè in campo nè sugli spalti. Parola di Michel Platini, presidente dell'Uefa. "Ci vorrà coraggio, ma la decisione dell'Uefa d'ora in poi è di fermarele partite in caso di cori razzisti per dieci minuti, e in casocontinuino nonostante gli annunci di chiuderle",  ha sottolineato Platini, oggi in Campidoglio per la cerimonia diconsegna della coppa di Champions League, la cui finale sidisputerà nella capitale il prossimo 27 maggio. Intanto il 'caso Balotelli' continua a far discutere, dopo la decisione del giudice sportivo di far giocare juve-lecce a porte chiuse e dopo il ricorso avanzato ieridalla Juventus contro la sentenza del giudice. Secondo il presidente bianconeroGiovanni Cobolli Gigli "le sentenze sono un dovere, ma ilricorso è un diritto. Rinunciare al ricorso sarebbe sbagliato, perchéqualsiasi società devefar valere i suoi diritti, non per avere zero sentenze ma per averneuna che riteniamo più equa rispetto alle nostre colpe più coerente coni giudizi del passato. Lo facciamo con molta tranquillità e se ilricorso non sarà accolto andrà bene lo stesso". In disaccordo con la condanna 'al match a porte chiuse' è anche l'allenatore juventino Claudio Ranieri: "Non credosia giusta, perché ci deve essere reiterazione. Certo, è uncomportamento sbagliato e ce lo portiamo dietro, è un tipico vizioitaliano. Mi spiace molto per Balotelli, ma è giusto fare ricorso. E'anche giusto che arrivi un gesto forte dagli addetti ai lavori: laprossima volta, se succederà, dirò al capitano di chiedere dismettere". E poi chiude: "Se siapplicherà lo stesso metro su tutti i campi, rischiamo di non disputareil Mondiale per mancanza di date per i recuperi".

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