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Milan, Allegri appeso a un filo: pronto l'esonero?

Il tecnico livornese ancora più a rischio dopo la sconfitta di Malaga. Galliani smentisce le voci, ma si inseguono i nomi dei possibili sostituti: l'ultimo è Delio Rossi

Roberto Procaccini
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  Nuova sconfitta e rinnovate incertezze per il Milan. Massimiliano Allegri resta o no? L'1 a 0 con il quale i rossoneri sono caduti al Rosaleda di Malaga intorbidisce ancora di più le acque. Il club di via Turati stenta in campionato come in Champions. Adriano Galliani continua a ribadire che non è intenzione della dirigenza esonerare il tecnico. Ma per Allegri (che non pensa alle dimissioni: "Non ho intenzione di lasciare, non fa parte del mio carattere) di certo c'è solo che rimarrà al suo posto fino al week end, quando finisce il mini-ritiro (punitivo?) e si gioca contro il Genoa. Totoallenatore - I rumors vogliono che il patron Silvio Berlusconi prema per un cambio alla guida tecnica della squadra, ma che la difficoltà principale sia trovare un sostituto all'altezza (e che voglia prendere in mano una situazione così intricata). L'ultimo nome avanzato è quello di Delio Rossi, lo "Zeman italiano" a spasso dopo l'esonero dalla Fiorentina per la scazzottata a bordo campo col serbo Ljajic. Le candidature più suggestive sono quelle di Bep Guardiola (che ha vinto tutto, da giocatore e da allenatore, col Barcellona), Rafa Benitez (che è già stato a Milano, sponda Inter) oppure di due ex giocatori mai dimenticati dalla popolo rossonero, Frank Rijkaard e Marco Van Basten. Più plausibili sono le voci che vogliono la dirigenza milanista in pressing su Mauro Tassotti, allenatore in seconda del club, per convincerlo a prendere in mano la squadra, magari affiancato a un vecchio leader dello spoglatoio, come Rino Gattuso o Alessandro Nesta. Champions a rischio - La sconfitta di Malaga e la contemporanea vittoria dello Zenit per 1 a 0 sull'Anderlecht mettono a rischio la permanenza del Milan nella massima competizione continentale. Il club spagnolo, tre vittorie in tre partite, ha in pugno primo posto e qualificazione al turno successivo. Per i rossoneri, che hanno un solo punto di vantaggio sui russi allenati da Luciano Spalletti, ora è una lotta serrata: un eventuale terzo posto significherebbe la "retrocessione" in l'Europa League.  

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