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Roma, Zeman verso l'esonero: già pronto Malesani

Il 3-3 col Bologna ultima goccia: più della classifica, il boemo paga scelte tecniche discusse e il pessimo rapporto con lo spogliatoio

Giulio Bucchi
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"Abbiamo recuperato un punto sulla Lazio". Zdenek Zeman vede il bicchiere mezzo pieno, ma la sua seconda vita sulla panchina della Roma potrebbe finire tra poche ore. "Siamo poco soddisfatti di quello che sta producendo la squadra e quindi adesso ci fermeremo un po' a ragionare sopra la situazione. E' una fase di studio che, anche se marginalmente, contempla l'idea di poter cambiare l'allenatore", ha spiegato il ds giallorosso Walter Sabatini. Il rocambolesco pareggio con il Bologna, un 3-3 infarcito di virtuosismi e amnesie zemaniane, è solo l'ultimo passo falso del tecnico boemo. La dirigenza è sicura che tra l'allenatore e la squadra non ci sia più feeling né fiducia: l'esclusione a intermittenza di un simbolo come Daniele De Rossi, il turnover poco produttivo tra i portieri Stekelenburg e Goicoechea, l'attacco alla "professionalità" del club. Zdengo aveva parlato di "mancanza di regole", ma il dg Franco Baldini l'ha bacchettato: "La disciplina non si ottiene attraverso regole scritte che per altri ci sono. La disciplina dipende dalla credibilità che si ha verso il proprio ambiente, dagli esempi che si riescono a dare e dai comportamenti che si riescono ad ottenere". Un affondo pesante, che sa di sentenza definitiva. Le "colombe" giallorosse premono perché a Zeman venga concessa un'ultima possibilità, venerdì sera all'Olimpico contro il Cagliari. Se Zeman non accetterà di essere tecnico a scadenza, il ribaltone può avvenire subito: il suo sostituto, Alberto Malesani, sarebbe già pronto.

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