Alonso pronto al saluto: tutti i retroscena del suo addio alla Ferrari
La storia d'amore tra Fernando Alonso e la Ferrari si concluderà domenica prossima, ad Abu Dhabi, nell'ultimo gran premio stagionale: dopo la bandiera a scacchi, sarà annunciato l'arrivo di Sebastian Vettel alla Rossa, e quello dello stesso Alonso alla nuova McLaren Honda. Il pilota spagnolo saluterà Maranello con una grossa macchia sulla carriera, zero titoli mondiali vinti in cinque anni: come rivela il Corriere in edicola oggi, il rapporto tra Alonso e la scuderia italiana si è logorato nel corso del tempo, ed è stato accompagnato da un declino tecnico inarrestabile, che ha impedito ad uno dei piloti più forti del Circus di laurearsi campione del mondo. 2010 e 2011 - Un titolo che viene soltanto sfiorato da Alonso nel 2010. Lo spagnolo si presenta al gran premio finale, quello di Abu Dhabi, con otto punti di vantaggio su Webber, quindici su Vettel e ventidue su Hamilton: Alonso è ad un passo dal titolo mondiale, ma il muretto box, durante la gara, sbaglia completamente la strategia, marcando Webber invece che Vettel, che va a vincere gara e titolo, mentre Alonso rimane bloccato dietro alla modesta Renault di Petrov. Grande delusione per il pilota spagnolo e per tutta la Ferrari, ma rimangono comunque la consapevolezza di un grande campionato, e la fiducia nella squadra. "Ci riproveremo l'anno prossimo", avrà pensato Alonso. Invece, sin dai primi test invernali, lo spagnolo capisce che il 2011 sarà un'annata complicata: la Ferrari non è competitiva, e in Spagna (alla quinta gara dell'anno) entrambe le Rosse finiscono doppiate. Il direttore tecnico Aldo Costa viene cacciato, ma la Ferrari non migliora nel corso della stagione, e Alonso chiude il campionato al quarto posto, a 135 punti di distacco dal campione Vettel. 2012 e 2013 - Si arriva al 2012, che comincia ancora in salita, sin dai test invernali: ma Alonso fa miracoli, e si presenta alle vacanze estive con 44 punti di vantaggio su Vettel, grazie a tre vittorie in campionato. Ma la Rossa non presenta più sviluppi tecnici, mentre la Red Bull del rivale corre, e a Singapore lo spagnolo non le manda a dire: "Sono quattro anni che la Red Bull ci dà un secondo a giro. Dalla Corea al Giappone abbiamo portato zero aggiornamenti". Nelle qualifiche del gp d'India, Alonso ottiene il quinto posto, ma il dt Pat Fry, in un comunicato, spiega che lo spagnolo "aveva il potenziale per la seconda fila". Alonso si sente attaccato, mentre in campionato Vettel supera il pilota della Ferrari a cinque gare dalla fine, laureandosi di nuovo campione del mondo con tre punti di vantaggio sulla Rossa. Il 2013 comincia bene, con Alonso che vince in Cina e Spagna (due delle prime cinque gare stagionali). Ma in estate Red Bull e Mercedes riescono ad imporsi nella "guerra degli pneumatici", Alonso polemizza contro la Pirelli e viene ripreso da Domenicali: la Ferrari non si impone sul piano politico e fatica a livello tecnico. Lo spagnolo è molto deluso e si convince di poter andare alla Red Bull, tanto che il suo manager viene visto a colloquio con il team principal Chris Horner. Alonso afferma di desiderare, per il proprio compleanno, "la macchina blu" e Montezemolo lo bacchetta: "Certi sfoghi non giovano a nessuno". A Monza lo spagnolo definisce "scemi" (o "geni"?) i suoi meccanici, e finisce la stagione a 155 punti da Vettel. 2014 - Si arriva al 2014, disastroso dall'inizio: la Mercedes sin dall'inverno è lontana anni luce, ad aprile viene cacciato Domenicali e al suo posto arriva Marco Mattiacci. Alonso perde i riferimenti e chiede garanzie tecniche, assieme alla certezza di lavorare con uomini di fiducia: da Maranello non lo accontentano, anzi, portano avanti le trattative con Vettel. Briatore vuole lo scambio tra Alonso ed Hamilton, ma l'opzione Mercedes salta e Alonso si accorda con la McLaren. In mezzo, anche l'avvicendamento tra Montezemolo e Marchionne: difficile stabilire se l'arrivo di Vettel sia stato deciso dalla vecchia o dalla nuova presidenza Ferrari. Di sicuro c'è l'addio di Alonso, che si consumerà domenica negli Emirati Arabi. La foto-story di Alonso alla Ferrari Guarda la gallery