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Ciclismo, su Cipollini l'ombra del doping, a Zolder avrebbe usato l'Epo

Delusione nel mondo dello sport. A Zolder, nel 2002, il velocista lucchese si sarebbe laureato campione del mondo grazie ad alcune sostanze illegali. E' l'ennesima storia triste del ciclismo

Ignazio Stagno
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  La Gazzetta dello sport mostra le carte che sanno di Epo. Mario Cipollini è accusato di doping. Nel 2002, secondo la rosea, quando vinse il mondiale, Cipollini entrò in contatto con Eufemiano Fuentes. Con il medico Cipollini seguì un programma dettagliato con trasfusioni, Epo e ormoni. Tra febbraio e ottobre dello steso anno Cipollini ha continui rapporti con le sostanze dopanti. Tra le carte spuntano anche alcune sacche di sangue pulito che poi misero in crisi anche Ivan Basso portandolo alla squalifica. Secondo il dossier de La Gazzetta, Cipollini se ne fece iniettare due prima di trionfare a Zolder. Il velocista lucchese nel 2002 si ritira dalla Vuelta all 14.ma tappa, nonostante fosse al top della forma fisica. Evidentemente lo stop, sempre secondo la ricostruzione del quotidiano sportivo, era previsto nel programma di Fuentes. Infine a mettere in discussione la vittoria di Cipollini c'è un numero di fax e i pagamenti effettuati al "santone" del doping spagnolo. Per SuperMario una triste pagina che lo avvicina sempre di più al tonfo di Armstrong.              

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