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Valeria Straneo argento nella maratona

Valeria Straneo

L'azzurra è arrivata seconda dopo la keniana Edna Kiplagat

Eliana Giusto
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Alla prima finale dei Mondiali di atletica leggera a Mosca, prima pesante medaglia per l'Italia: è quella di argento vinta da Valeria Straneo. Una grande medaglia per la 37enne azzurra di Alessandria, battuta solo da Edna Kiplagat, keniana, campionessa del mondo in carica e che dunque riconferma il titolo irridato, oltre che essere vice campionessa olimpica di Londra 2012. La splendida giornata azzurra è completata dal sesto posto di Emma Quaglia, al traguardo in 2h34'16”. La malattia Sia Valeria Straneo che Emma Quaglia, rispettivamente medaglia d'argento e ottima sesta classificata nella maratona donne ai Mondiali di atletica di Mosca, possono vantare anche il merito e la forza d'animo e mente di aver vinto contro la malattia, serie malattie. Valeria, sposata, due figli, ha sconfitto qualche anno fa la sferocitosi, malattia genetica, una patologia che determina la modifica dei globuli rossi ed una stanchezza pressochè cronica. Emma ha battuto il morbo di Basedow, o 'malattia di Flaiani-Basedow (per il fatto che sono stati diversi gli scopritori), patologia immunologica che comporta anche il tumore della tiroide.L'azzurra ha detto anche che non pensava di partecipare neanche alle Olimpiadi di Londra, dove è arrivata settima, "non ci credo, devo ancora realizzare, me la godrò nei prossimi giorni. E' un sogno". Quindi i ringraziamenti a quanti "sono dietro a questo grande risultato". C'è stato anche l'abbraccio con Emma Quaglia, che ha vinto una grave malattia e oggi classificatasi sesta e che ha parlato di "una delle giornate più belle della mia vita", ringraziando il suo allenatore Claudio Berardelli, "a cui devo questo che è come una medaglia". 

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