Italia fuori dal mondiale, il conto della disfatta: altro che 100 milioni, si perde più di un miliardo
La mancata qualificazione ai mondiali di Russia 2018, alla Figc costerà qualcosa come 100 milioni di euro. Ma questa cifra è soltanto una piccola parte del salatissimo conto che ci fa pagare la disfatta di Giampiero Ventura. Già, perché poi ci sono altri 100 milioni in meno di indotto relativi ai diritti tv: nel 2014, Rai e Sky, avevano investito circa 180 milioni per i diritti. Cifra che, senza l'Italia, sarà probabilmente dimezzata (facciamo 100, per far cifra tonda). Dunque, come sottolinea Il Tempo, guai anche per ticket aerei e agenzie vacanze: si stimava, infatti, che il 5% del milioni di spettatori in Russia sarebbe arrivato dall'Italia. E ancora, le scommesse e il Fisco. Senza azzurri, non ci sarà tutta la mole di scommesse che catalizzeranno. Il danno? Enorme: si pensi che il gettito erariale prodotto dalle giocate sulle partite della Nazionale si aggira intorno al miliardo di euro. La rassegna dei disastri continua con gadget e magliette azzurri: e chi se li compra, ora? Semplice: nessuno. Il danno viene stimato in circa tre milioni di euro, cifra forse sottostimata (in Brasile il merchandising azzurro aveva fruttato 2,7 milioni, e quel mondiale fu un totale fallimento). Forse non tutti ci pensano, ma un danno economico colpirà anche bar e ristoranti che offrono le visioni della partita: il calcolo, effettuato sempre da Il Tempo, dà conto di un giro d'affari ridotto di circa 50 milioni di euro. Certo, il valore è estremamente variabile, di sicuro c'è solo il danno. Per ultimo, in fumo i 10-20 milioni di euro sul fronte della vendita di televisori: da sempre, il Mondiale è un'ottima occasione per cambiare tv, per ingrandirla, per spendere. Quest'ultima stima ha basi solide: 10 milioni fu la cifra che la sola Mediaworld dovette rimborsare nel 2006, quando promise di reaglare una televisione in caso di vittoria della nazionale in Germania.