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Ledecky: "Grande rispetto per la Pellegrini, non ho rimpianti per ko mondiale"

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Roma, 12 feb. - (AdnKronos) - "E' un'atleta estremamente competitiva e per lei ho un grandissimo rispetto. L'aver perso contro di lei nei 200 stile libero ai mondiali di Budapest non mi ha lasciato rimpianti". Katie Ledecky torna con queste parole sulla sconfitta patita agli scorsi mondiali di Budapest contro Federica Pellegrini. "Lei è la detentrice del primato mondiale in quella distanza -aggiunge la ventenne statunitense all'Adnkronos-. In più ai Giochi di Rio 2016 io avevo vinto nei 200 e lei è arrivata solo quarta, sapevo che voleva prendersi una rivincita. Non dimentichiamoci che lei era concentrata solo su quella gara mentre io ho fatto anche 400, 800 e 1500". Ledecky è candidata ai Laureus World Sports Awards, gli Oscar dello sport, in programma a Montecarlo il prossimo 27 febbraio. A contenderle la statuetta nella categoria 'Migliore sportiva dell'anno' ci saranno Garbine Muguruza, Allyson Felix, Caster Semenya, Serena Williams e Mikaela Shiffrin. "E' sensazionale poter contendere a queste straordinarie campionesse questo prestigioso riconoscimento, già essere inserita in questa elite mi inorgoglisce. Di persona conosco la Shiffrin che nei prossimi giorni gareggerà ai Giochi invernali e sono sicura che farà grandi risultati". Prossimo grande obiettivo per Ledecky conquistare altre medaglie ai Giochi di Tokyo. Guardando in avanti non esclude la possibilità di gareggiare fino al Los Angeles 2028: "Le prossime Olimpiadi sono tra due anni e voglio concentrarmi solo su quello, penso di nuotare fino al 2024. Il 2028 è troppo lontano, avrò 31 anni ma mai dire mai. In ogni caso sarà eccitante veder tornare i Giochi negli Stati Uniti. Ispireranno una nuova generazione di sportivi nel nostro Paese, sarà una grande opportunità". Le sue vittorie a Rio sono passate un po' in secondo piano rispetto a quelle di Michael Phelps. "Non sarò mai dispiaciuta a stare nell'ombra di Michael -dice la pluricampionessa a stelle e strisce-. Ci ha regalato una gioia enorme tornando a nuotare alle Olimpiadi brasiliane. Mi ritengo fortunata ad essere stata testimone delle sue incredibili imprese. Ho imparato tanto da lui, da come gestire un programma di gare intenso e come approcciare i grandi eventi. Gli sarò sempre grata". Da fenomeno a fenomeno Ledecky da bambina ha potuto conoscere Michael Jordan: "E' capitato quando ero molto piccola ad una partita dei Washington Wizards. Ero seduta nel box del proprietario della franchigia e lui dopo la partita è venuto a salutare. Lui è stato fonte di ispirazione per molti atleti statunitensi non solo cestisti e lo è stato anche per me, ma non solo lui. Sono stata motivata da diversi campioni e tanti di questi li ritroverò in questa edizione dei Laureus".

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