Nazionale, ufficiale: Roberto Mancini nuovo ct. Contratto di 2 anni fino agli Europei, torna Balotelli
Roberto Mancini è il nuovo commissario tecnico della Nazionale. Lo ha annunciato la Figc poco dopo le 21 al termine di un incontro con il commissario Roberto Fabbricini e il dg Michele Uva. L'ex allenatore di Lazio e Inter, svincolatosi dallo Zenit San Pietroburgo, è tornato oggi in Italia per definire i termini di un accordo che ormai era stato raggiunto da tempo. "Sono contento di essere in Italia, domani vediamo quel che accadrà", aveva detto Mancini all'uscita dall'aeroporto di Fiumicino. In realtà, l'incontro previsto per domani, è stato poi anticipato ad oggi così che proprio martedì Mancini sarà presentato ufficialmente alla stampa presso il Centro tecnico di Coverciano. Il 53enne ex tecnico del Manchester City ha rinunciato a due anni di contratto e a un sacco di soldi garantiti dallo Zenit per lanciarsi in una avventura che lo entusiasma molto: rilanciare una Nazionale italiana uscita con le ossa rotte dalle qualificazioni Mondiali, con il mancato approdo alla fase finale per la prima volta dal 1958. Il tecnico jesino, che raccoglierà l'eredità di Gian Piero Ventura e quella breve di Gigi Di Biagio, dovrebbe aver firmato un contratto biennale con la Figc fino ai prossimi Europei con opzione per altri due anni fino ai Mondiali del 2022. Nei prossimi giorni, poi, il neo ct comunicherà la sua prima rosa dei convocati. L'Italia, infatti, si radunerà il 22 maggio a Coverciano per preparare le tre amichevoli internazionali di fine stagione contro l'Arabia Saudita il 28 maggio, la Francia il 1 giugno e l'Olanda il 4 giugno. Sarà l'esordio per Mancini sulla panchina azzurra, con tante possibili novità: una su tutte è quella del ritorno in azzurro di Mario Balotelli. Il tecnico che ha lanciato SuperMario all'Inter e che lo ha allenato successivamente al City, è convinto di poter gestire al meglio il carattere dell'attaccante bresciano. C'è da dire che a Nizza Balotelli è rinato, è reduce da due buone stagioni in cui le famose "balotellate" si sono ridotte sempre di più per lasciare spazio ai gol e alle prestazioni. In rampa di lancio anche Politano del Sassuolo e Verdi del Bologna.