Maurizio Sarri, gli insulti omofobi gli costano la panchina del Chelsea
E se Maurizio Sarri rimanesse col cerino in mano? Il tecnico toscano, che solo due settimane fa riceveva l'ovazione dei tifosi del Napoli in occasione dell'ultima partita di campionato, rischia di ritrovarsi senza una panchina. Le ultime indiscrezioni dall'Inghilterra danno infatti Laurent Blanc a un passo dalla firma col Chelsea. Al mister toscano è risultata fatale la clausola da 8 milioni di euro con il Napoli, valida fino al 31 maggio scorso e che Abramovich non ha voluto pagare: per dire «no, grazie», il magnate russo avrebbe infatti preso al balzo la gaffe e le accuse di omofobia contro Sarri dopo il diverbio con Mancini nel gennaio 2016, in occasione della sfida di Coppa Italia tra Napoli e Inter, quando dette al Mancio del «finocchio». Leggi anche: Chi vuole scippare Higuain alla Juventus È uno strano paradosso quello dell'allenatore che paragonava il suo calcio a quello della mitica Olanda Anni 70: dopo essere arrivato a un passo dallo scudetto e aver raccolto elogi da mezza Europa, adesso Sarri si ritrova a metà del guado. Lo Zenit San Pietroburgo ha preso Semak, il Monaco ha smentito l'interesse, resta eventualmente il Tottenham, sempre che Pochettino riesca a convincere il suo presidente Levy (che però se proprio volesse un italiano al posto di Zidane, sceglierebbe Allegri o Conte) a lasciarlo andare al Real. In ogni caso, chiunque sia interessato ad ingaggiare Sarri deve sedersi a un tavolo e discutere con De Laurentiis, dato che è ancora sotto contratto fino al 2020. di Francesco Morrone