Russia 2018: la Francia vince il mondiale, Croazia battuta
Alla fine godono gli odiati galletti: la Francia è campione del mondo, battuta per 4-2 la Croazia nella finalissima moscovita di Russia 2018. Ed Emmanuel Macron, presente in tribuna, se la gode. Un epilogo che, ammettiamolo, ben pochi in Italia si auguravano. Secondo titolo per i francesi, Croazia a bocca asciutta ma sconfitta con grande dignità. Risultato un po' truffaldino, soprattutto nel primo tempo, quando l'undici di Didier Deschamps si è trovato in vantaggio per 2-1 grazie a un autogol di Mandzukic e a un rigore, sacrosanto ma fortunoso: fallo di mano di Perisic. Lo stesso Perisic che aveva pareggiato i conti con un grande gol. Protagonista in negativo Subasic, che conclude un gran mondiale con una brutta partita. Il portiere croato è poco reattivo sul primo gol, immobile sul terzo (bordata di Pogba da fuori area) e discutibile anche sul quarto, altro bolide di Mbappè da fuori area al quale non opppone nemmeno un tuffo. La Croazia parte meglio, spinge, gioca. E gioca meglio. I francesi sembrano imbambolati. Poi, la Dea bendata: punizione di Griezmann da fuori area, e sul cross super Mario Mandzukic la spizza. Un rovinoso e sfortunato autogol al1 18esimo del primo tempo. Ma ai croati bastano dieci minuti per trovare il pari, con una strepitosa zampata di Perisic sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Poi, ancora la fortuna. E pensare che, in Francia, da giorni si gioca e si scherza sulla fortuna di Deschamps, mister transalpino che per lo sfottò si è anche risentito. Sbagliando. Già, perché in quella deviazione di mano di Perisic che costa un rigore decretato al Var conta anche la fortuna. Rigore indiscutibile, ma si ribadisce: casuale. Insomma fortunato. Sul dischetto si presenta Griezmann, mima a Subasic l'angolino in basso a destra e, spiazzandolo, lì la tira. Rete e 2-1 per i galletti al 38esimo del primo tempo. Due gol senza neppure un tiro in porta. Nella ripresa la Croazia si concede un quarto d'ora di pausa. In una partita giocata complessivamente meglio, però, si spegne per una manciata di minuti. Rovinosi. Prima Pogba al 59esimo, quindi Mbappè al 65esimo: due tiri da fuori area ai quali, sicuramente, Subasic poteva rispondere meglio. Ma tant'è. La partita pare in ghiacciaia ed Mbappè entra nella storia: è il secondo under-20 a segnare in una finale dei mondiali. L'altro è un signore che si chiama Pelè. La Croazia, però, non molla. Tutto cuore e passione. Non si fa travolgere. E anzi al 69esimo trova il 4-2 con Mario Mandzukic. O meglio, con Lloris, il portiere francese protagonista di una grottesca papera: tenta un improbabile dribbling e finisce col farsi deviare la palla dal bianconero. Porta sguarnita e gol. A Mandzukic va dato atto di averci creduto, con una corsa perdifiato da metà campo per pressare il portiere. Robe che solo Mario. Ci credono ancora, i croati. Ci provano. Spingono, con onore. Ma è troppo tardi. Francia campione del mondo, la Croazia seconda con onore. Da questo mondiale, Modric e compagni ne escono a testa altissima. Dechampes e Macron si godo il trionfo. Ma un piccolo "grazie" alla Dea Bendata, comunque, forse dovrebbero rivolgerlo.