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Inter-Napoli, chi è il tifoso napoletano sospettato della morte di Belardinelli: le tracce sulla sua auto

Gino Coala
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Gli agenti della Digos hanno individuato a Napoli l'uomo che avrebbe investito l'ultrà Davide Belardinelli la sera di Santo Stefano fuori da San Siro durante gli scontri di Inter-Napoli. L'ultrà napoletano aveva tentato di cancellare le tracce di sangue rimaste sulla sua Volvo, per poi negare alla polizia di aver travolto Belardinelli, morto dopo l'agguato alla carovana di auto dei tifosi campani. Leggi anche: Davide Belardinelli, la svolta a Napoli: sequestrata l'auto che lo ha travolto Il tifoso napoletano rischia l'accusa di omicidio volontario. È un nome poco noto dell'ambiente ultras del Napoli, non giovanissimo, ma la sua identità non è stata ancora rivelata, almeno finché il suo nome non sarà iscritto nel registro degli indagati. Gli inquirenti sono arrivati alla sua auto dopo l'arresto dei tre interisti, accusati di aver partecipato all'agguato. Il veicolo è intestato a una società di leasing con un contratto firmato da un napoletano incensurato. Interrogato, l'uomo ha dichiarato che ad usare l'auto è in realtà il figlio. A bordo della Volvo erano in quattro, che all'inizio hanno tentato di negare che quella sera erano a Milano. Davanti alle testimonianze degli altri tifosi, hanno poi ammesso di essere finiti negli scontri, ma non di aver travolto Belardinelli. Altra smentita che potrebbe cadere dopo gli esami della polizia scientifica, che potrebbero far riemergere le tracce sull'auto che il sospettato ha tentato frettolosamente di cancellare.

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