L'Atalanta fa impazzire anche il Brasile: un paese tutto dedicato alla Dea
L'Atalanta sorprende ma forse nemmeno troppo. Da ieri è diventata una legittima pretendente per un piazzamento in Champions - il quarto posto è a soli 3 punti e giovedì incontra in casa il Bologna (alle 21 diretta Sky Sport). Da quasi 3 anni la formazione di Gasperini è ai vertici del campionato italiano - è arrivata quarta nel 2017 e settima nel 2018 - e la cavalcata nella stagione passata in Europa League (bloccata dal Borussia ai sedicesimi) le ha permesso di riacquisire prestigio internazionale. Quello che in molti non sanno è che l' appeal mondiale della squadra orobica vanta origini molto più lontane nel tempo e nello spazio. Questa è la storia di un piccolo paese di circa 4000 abitanti, di nome Atalanta, situato nello Stato federato di Santa Caterina, nella microregione di Ituporanga in Brasile. L' omonimia con la nota società calcistica bergamasca, l' Atalanta BC, non è una semplice coincidenza ma frutto della volontà di onorare la squadra orobica, a seguito della vittoria della Coppa Italia nel 1963. Il sindaco di allora, Ernesto Pagliolli, nato a Bergamo ed emigrato con tutta la famiglia in Brasile, era un appassionato tifoso atalantino. Quando la squadra nerazzurra conquistò il primo e unico trofeo della sua storia, decise di celebrare questo successo ribattezzando Sierra de Pitoco, nome originario della città brasiliana in cui viveva, Atalanta. Ma è qui che la storia si fa interessante. Joao Paolo, abitante di Atalanta, che ci ha contattato per rivelarci questo legame tra il Brasile e il nostro paese, nel 2017 assieme ad alcuni amici si è iscritto al campionato di futsal (calcio a 5) organizzato da Atalanta. Come tributo verso la squadra bergamasca di cui lui e i suoi compagni sono tifosi, i sei amici hanno partecipato al torneo comunale indossando delle uniformi che sono un facsimile di quelle ufficiali dell' Atalanta BC: nel 2017 si sono classificati terzi mentre nel 2018 hanno vinto il campionato. Joao Paolo ci ha confessato che il loro sogno è poter giocare con le maglie ufficiali dell' Atalanta BC e riuscire a incontrare i propri beniamini: «Ci piacerebbe vestire le divise ufficiali dell' Atalanta. Seguiamo la Serie A e siamo dei tifosi della Dea: i nostri idoli sono Toloi, il Papu e Zapata». Un legame che va oltre le distanze e i confini quello tra il paese sudamericano e la squadra nerazzurra, che Joao Paolo ribadisce alla fine del suo racconto: «Per tutti noi è un orgoglio vivere in un paese che ha ereditato il nome della famosa squadra di calcio italiana. Abbiamo l' Atalanta nel cuore e speriamo un giorno che la nostra storia arrivi fino a Bergamo». di Mariachiara Rossi