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Luciano Moggi, Kean e Barella il bello della Serie A: il futuro in mano a loro

Davide Locano
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Visto che nella presentazione della giornata di campionato avevamo parlato dei giovani inseriti in Nazionale maggiore, non possiamo esimerci dal commentare le prestazioni di Barella, centrocampista del Cagliari e Kean,attaccante della Juventus,due predestinati. Il centrale sardo si sta imponendo agli occhi di tutti: a Verona contro il Chievo, ha messo in evidenza intelligenza calcistica, corsa ,e grande tecnica: chi ne volesse sapere di più deve osservare come è nato il secondo gol dei rossoblù. Per Kean parlano i gol: li ha fatti in Nazionale ma anche in campionato: sabato ha deciso addirittura la gara contro l' Empoli. Sa muoversi nell' area avversaria e si fa trovare sempre pronto: ha insomma il fiuto dell' attaccante di razza. Oggi stiamo parlando di due giovani emergenti, ma in futuro, potremmo trovarci di fronte a due campioni consacrati. La Juventus ha faticato più del previsto contro l' Empoli, del resto i bianconeri approfittano di queste partite per prepararsi adeguatamente in vista Ajax. Il Milan perde a Genova con la Samp. Tenendo conto del modo di giocare milanista (difesa e ripartenze) saggiamente Giampaolo ha fatto esercitare pressione costante su i difensori rossoneri per impedire i rifornimenti agli attaccanti. Esercizio riuscito, tanto è vero che Piatek ha ricevuto pochi palloni, anche se gli manca un rigore. Così ha vinto la Samp e come al solito, Quagliarella migliore in campo. All' Olimpico, un Napoli più portato a pensare all' Europa League che al campionato, ha strapazzato la Roma. Impreca il presidente Pallotta da Boston, mentre i tifosi giallorossi cominciano a stufarsi. Leggi anche: Moggi, la Juve e quel ko col Bologna SENZA PELI SULLA LINGUA Con Icardi e Wanda Nara seduti in tribuna, l' Inter rimedia l' ennesima brutta figura. Perde contro la Lazio una partita importante in ottica Champions: aveva l' opportunità di distanziare Roma e Milan e non l' ha sfruttata. Il gioco è lento e i nerazzurri non fanno altro che risaltare le prestazioni dei difensori laziali, sempre ben posizionati e pronti a ripartire. Peccato che Icardi fosse in tribuna. A fine partita, stuzzicato dai giornalisti, Spalletti ha così commentato: «Per come si è comportato Icardi oggi era giusto far scendere in campo quelli che avete visto». Senza peli sulla lingua, ha fatto riferimento ad un comportamento poco professionale dell' argentino. Aggiungendo poi che lui non ha nessuna voglia di perdere la faccia nei confronti di coloro che hanno dato tutto per la maglia. Come dire che la maggioranza dei giocatori non vuole Mauro. E per finire, a chi gli ha sussurrato che l' Inter non avrebbe perso con Icardi in campo, ha risposto: «Anche con Icardi abbiamo perso diverse partite. La differenza la fanno soltanto Ronaldo e Messi». Più chiaro di così! Il tutto mentre l' Atalanta di Gasperini, sbancato il Tardini con un secco 3-1 al Parma, si inserisce anche lei nella lotta Champions. di LUciano Moggi

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