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Serie A, la corsa per evitare la Champions League: le cifre di una classifica folle

Davide Locano
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La corsa per i (vitali) milioni della Champions League è l' unica cosa che ci permette di dire «uh, che bel campionato il nostro!». In realtà di bello c' è molto poco e, al contrario, la «corsa» pare più che altro una camminata tra mutilati. I club interessati sono sei (per due posti), i percorsi molto diversi. Ebbene, di seguito scriveremo cose che verranno puntualmente smentite dai fatti perché se bastasse «l' analisi del calendario» allora giocare sarebbe superfluo. Ad ogni modo azzardiamo un' ipotesi su quel che potrà capitare, altrimenti noi giornalisti finiremmo per non servire a niente, neppure ad essere sfottuti in caso di errori grotteschi. Inter 57 punti Sulla carta è tutto facile: 5 punti di vantaggio sul quinto posto, squadra bene o male in palla, Icardi di nuovo «a disposizione», Lautaro e De Vrij recuperati. Ma occhio al calendario: dopo il Frosinone tocca a Roma e Juve (quasi certamente già scudettata) in casa, alla penultima il Napoli e la chiusura con l' Empoli, con i toscani che potrebbero ancora essere in lotta per la salvezza. E Brozovic? Il croato - unico vero insostituibile del gruppo - rischia di doversi fermare per un paio di settimane: decisamente non una bella notizia. Il posto Champions sembra al sicuro, ma meglio non distrarsi. Leggi anche: Fabrizio Biasin, perché questa Nazionale ha un futuro Milan e Atalanta 52 punti Stessi punti, condizione diversa. Milan e Atalanta combattono ben sapendo di avere esigenze diverse. I rossoneri "devono" andare in Champions, i bergamaschi ci provano ma senza angoscia. Sabato il Diavolo sfida la Lazio a San Siro in quello che sembra un vero e proprio spareggio, poi il calendario (trasferta di Torino a parte) sembra in discesa. I bergamaschi hanno ancora diversi scontri complicati (Napoli, Lazio e Juve in trasferta), ma al momento corrono più di tutti e il problema, semmai, è per chi li deve affrontare. Roma 51, Lazio 49* punti Tocca alle romane, distanti solo in apparenza. La squadra di Ranieri sembrava "defunta" e, invece, a Genova ha ritrovato punti e umore: lo scontro di San Siro contro i nerazzurri della 33ª giornata dirà molto delle ambizioni giallorosse. La Lazio, al contrario, si è inceppata negli ultimi 7 giorni dopo un mese di grandi risultati. Il pareggio con il Sassuolo pesa assai sul cammino verso l' Europa che conta, ma è anche vero che Inzaghi e figliocci hanno ancora un match da recuperare (settimana prossima contro l' Udinese). Il calendario? Decisamente interessante: sabato i biancocelesti tornano a San Siro dopo il recente successo sull' Inter, alla 35ª ospitano l' Atalanta e chiudono alla 38ª in trasferta con il Torino. Difficilissimo fare previsioni. Torino 49 punti E siccome sognare non costa nulla, perché non dare una speranza anche al bel Torino di Walter Mazzarri? I granata sulla carta hanno il calendario più semplice (derby a parte, lì fanno sempre fatica) e tutta la possibilità di crederci fino in fondo. Certo, in questo momento i 3 punti di distacco con "le quarte" parecchio, ma gli scontri diretti tra le sei pretendenti sono tantissimi e la chiusura in casa con la Lazio potrebbe trasformarsi in un clamoroso spareggio per il paradiso. Fine. Questo pezzo - diciamolo - è assolutamente inutile, meglio guardare la tabella e farsi una propria idea. La sensazione, però, è che l' ammucchiata in zona-Champions sia determinata più dai demeriti che dai meriti di questa e quella. Chi ce lo dice? Il fatto che la quota-punti per il 4° posto si sia decisamente abbassata (dovrebbe assestarsi attorno ai 65/67, un anno fa furono 72). Chiusura con le parole di ieri griffate Gattuso: «Contro la Lazio sarà una finale: se vogliamo andare in Champions non possiamo perdere, serve il bottino pieno». di Fabrizio Biasin

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