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Luciano Moggi, perché l'Inter adesso non può sbagliare: cosa rischia davvero Spalletti

Gino Coala
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È proprio strano il mondo del calcio, sia per chi lo vive da dentro sia per chi lo racconta. Le notizie si propagano con la velocità del fulmine e vengono lette con voracità e così, quando mancano, qualcuno le deve creare, magari corredandole con proprie impressioni che spesso non hanno niente a che vedere con la realtà. È successo nella passata settimana per raccontare «l' Allegri che va, l' Allegri che resta». Tante congetture legate a riunioni tra i dirigenti bianconeri mai esistite, con una verità ancora tutta da scoprire. Ci hanno raccontato che la Juve voleva esautorare il proprio allenatore, non ci hanno detto che Allegri può valutare le proposte pervenutagli dal PSG ma anche dall' Inter, ed hanno silenziato completamente la sua intenzione di restare alla Juve, sempre che esistano i presupposti per un accordo. Secondo noi, dovesse finire il ciclo di Max in bianconero, potrebbe cominciarne per lui un altro in nerazzurro, con tante probabilità di rivedere Conte nuovamente in bianconero. Qualora la Juve e Allegri decidessero invece di continuare si potrebbe vedere, oltre a Marotta, un altro juventino (Conte) in casa interista. Al momento quindi niente di fatto, solo chiacchiere da bar. Intanto Max è partito per Roma alla testa della truppa bianconera, dove oggi, all' Olimpico, dovrà misurarsi con i giallorossi di Ranieri. È una partita che niente rappresenta per la Juve (avendo già vinto il campionato), mentre è importante per la Roma in ottica qualificazione Champions. In caso di risultato negativo i giallorossi sarebbero tagliati definitivamente dalla lotta, quindi si impone una gara attenta e senza le solite distrazioni difensive. Il Napoli invece si reca a Ferrara con la certezza del secondo posto e sarà una gara tranquilla, quindi aperta a qualsiasi risultato, avendo la Spal raggiunto in anticipo il traguardo della salvezza. Al contrario del Chievo di Campedelli, già destinato alla B, che dovrà recarsi a San Siro contro l' Inter che non può mancare la vittoria per non correre il rischio di essere sopravanzata dall' Atalanta, che l' ha momentaneamente superata, e anche per non mettere ancora più in crisi il suo allenatore. A differenza di Allegri, infatti, la sorte di Spalletti è completamente nelle mani dei dirigenti interisti che sembrano poco propensi a confermarlo, almeno a sentire le voci che circolano nell' ambiente. È ovvio come il successo degli uomini di Gasperini abbia messo pressione al Milan (che a Firenze ha colto una preziosa vittoria per restare nel giro Champions) e alla Roma che stasera ospita la Juve. E che in coda abbia creato apprensione nell' Udinese e nel Genoa che dovranno tifare per la Samp, impegnata a Marassi con l' Empoli. Il Toro, battendo in casa il Sassuolo, potrebbe ritornare in lotta per l' Europa, mentre la Lazio - ottima la vittoria in terra sarda - deve sperare nella finale di Coppa Italia per avere accesso alla E-League. di Luciano Moggi

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