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Inter, l'incubo di Spalletti si chiama Caputo: maledizione Champions, confronto impietoso

Gino Coala
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L' Inter si ritrova all' ultimo turno con l' obbligo di vincere per andare in Champions (proprio come un anno fa) e Luciano Spalletti è costretto a dare tutto - contro il suo storico braccio destro, Aurelio Andreazzoli, che con l' Empoli cercherà di conquistare la salvezza a San Siro - per regalare ad Antonio Conte, il suo successore, una squadra al top in Europa. Una sfida delicata da non sbagliare, insomma, che diventa ancora più complicata se si pensa che i nerazzurri dovranno prendersi i tre punti e il quarto posto senza potersi affidare ciecamente ai propri centravanti. I GUAI DI MAURITO Già, al momento il favorito per una maglia da titolare è Mauro Icardi, autore del 4-1 al Napoli su rigore. Maurito non aveva sbagliato dal dischetto contro il Genoa (4-0) né contro l' Udinese (1-0), le sue ultime marcature: la rete su azione più recente, però, è datata 2 dicembre scorso, nel 2-2 con la Roma. Da allora son arrivati il ritiro della fascia, l' autoesclusione dai convocati e il ritorno in rosa, ma forse senza la piena serenità per le voci che lo vogliono lontano dall' Inter nella prossima stagione. «Ma io voglio restare», ha ribadito sui social il centravanti, escluso dai convocati dell' Argentina per la prossima Copa America. Il suo bottino stagionale è scarno: 11 reti, di cui ben cinque dagli undici metri. E dagli undici metri era stato decisivo anche in Lazio-Inter 2-3 dell' ultima giornata 2017/18. Un anno dopo è tempo di fare i conti: l' annata che lo ha visto esordire e segnare i primi gol in Champions League - quattro nei sei match del girone - si chiuderà con il suo secondo peggior bottino in nerazzurro in A. Solo nel primo campionato a Milano, il 26enne ex capitano aveva segnato di meno (9), mentre le due ultime stagioni le aveva concluse abbondantemente sopra quota venti gol (24 e 29). LAUTARO A INTERMITTENZA Lautaro Martinez non è stato in grado di sostituirlo fino in fondo: sono sei i gol siglati finora con un rigore, quello pesantissimo nel derby di ritorno. Quella marcatura rimane la sua ultima (17 marzo), mentre all' inizio del mese di marzo aveva segnato con un colpo di testa l' inutile 2-1 nel ko di Cagliari. Insomma, i blasonati bomber dell' Inter hanno segnato nel complesso appena 17 reti in questa stagione, di cui sei su dal dischetto. Praticamente quanto ha fatto da solo il rivale più pericoloso di domani, quel Francesco "Ciccio" Caputo già a 16 reti. Il bomber dei toscani ne ha fatti tre dal dischetto, ma altrettanti ne ha sbagliati: con più freddezza sarebbe potuto essere a un passo da quota 20. E l' Empoli, forse, sarebbe stato già salvo. L' ex cannoniere di B - 26 reti tra i cadetti contro i 29 di Icardi in A nel 2017/18 - ha riassaporato la massima serie dopo la mezza stagione vissuta tra i grandi nella prima metà del 2010/11 col Bari (un gol al Cesena in 13 apparizioni), ma si è fatto trovare pronto trascinando i toscani a giocarsi la salvezza fino all' ultima giornata. E con uno stipendio di appena 600 mila euro, un terzo di quello percepito dal 21enne "Toro" nerazzurro, di dieci anni più giovane di lui. In gol col Torino, Caputo ha segnato anche a Milan, Juve e Napoli. E ora non teme più nessuno. di Francesco Perugini

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